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Anteprime Toscana - Aspettando i big, il “resto del mondo del vino” made in Tuscany: Morellino, Maremma, Colline Lucchesi, Carmignano, Valdarno di Sopra, Pitigliano, Montecucco, Val di Cornia, Elba, Orcia e Cortona nei 15 migliori assaggi di WineNews

Italia

Partendo dalle denominazioni più piccole e/o meno strutturate, è cominciata, oggi, la consueta “maratona” della Toscana del vino: a Firenze, ha esordito “Buy Wine”  ed Anteprime di Toscana, l’evento organizzato dalla Regione Toscana che anticipa la settimana in cui le principali denominazioni toscane presentano le nuove annate ed i vini pronti ad andare in commercio (Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano).
Sui banchi d’assaggio, molti buoni/ottimi vini che raccontano l’altra faccia della Toscana, quella dei territori meno esposti ai riflettori del palcoscenico enoico italiano e non solo, capaci tuttavia di offrire una carrellata di vini interessanti e non secondari per sottolineare la vocazione enoica della Toscana. Si tratta di realtà consortili poste in zone dall’estensione in termini di ettari vitati a volte molta ridotta e dall’organizzazione magari meno articolata di quella dei cosiddetti Consorzi “big”, ma, senza dubbio, che possiedono potenzialità di notevole livello e che sono destinate a crescere. Vini buoni, insomma, anche capaci di stare sui mercati internazionali per fattura ineccepibile e per doti di originalità e carattere ben definite.
Quello che manca ancora però è un’opportuna organizzazione interna a questi Consorzi che permetta un’effettiva anteprima. Un’organizzazione che, necessariamente, manca anche tra i produttori, perché si tratta, di solito, di realtà medio-piccole che, per esempio, non possiedono la catena d’imbottigliamento nelle proprie cantine e sono costretti a dover effettuare il confezionamento dei vini con l’intervento di terzisti e quindi non potendo scegliere di realizzare piccole partite destinate ad eventi del genere. In alcuni casi, poi, gli stessi termini temporali fissati dai disciplinari di produzione in merito alla data di emissione sul mercato, non sono in linea con la tempistica delle anteprime. Tuttavia, quest’anno, è stato possibile costruire un percorso abbastanza convincete con i vini in affinamento e/o che stanno per entrare in commercio. In altre parole, le novità, cioè i vini che ancora non sono andati in commercio, sono cresciuti, segnalando che l’attenzione verso questo evento è cresciuta e che alcuni ostacoli organizzativi sono stati superati.
Ma veniamo ai vini, sottolineando, di passaggio, un’assenza piuttosto rilevante, quella del Consorzio di Bolgheri. Una carrellata di novità più ricca, dicevamo, che ha permesso quest’anno a WineNews di stilare una top 15, scelte tra i Consorzi del Morellino di Scansano, Montecucco, Cortona, Carmignano, Consorzio Valdarno di Sopra, Bianco di Pitigliano e Sovana, Colline Lucchesi e Maremma Doc, Elba, Orcia e Val di Cornia.
Dal banco d’assaggio del Consorzio Vini Carmignano merita una segnalazione particolare il Sangiovese in purezza “Ugo Contini Bonacossi” 2013 della Tenuta Capezzana, un vino di razza che mette in mostra un profilo olfattivo centrato e una progressione gustativa densa e ritmata. Elegante, nonostante il millesimo non facile, il Carmignano Riserva 2014 di Piaggia, un rosso polposo, dai profumi di buona freschezza e pulizia, a tratti solo leggermente disturbati da un po’ di rovere in eccesso. Dal Consorzio Vini Cortona esce senza dubbio il Cortona Syrah “Il Castagno” 2014 di Fabrizio Dionisio, anche in questo caso una buona interpretazione di un’annata complicata che restituisce un vino dai profumi puliti e freschi e dalla bocca saporita e non priva di vivacità. Passando al Consorzio Doc Orcia si fa apprezzare per carattere e dinamicità l’Orcia “Capitoni” 2013 di Marco Capitoni - Podere Sedime. Una novità in senso assoluto quella offerta dal Consorzio Vini Colline Lucchesi che ha portato al battesimo il “Mille968” 2013 di Sardi Giustiniani, Maionchi e Colle di Bordocheo, un Colline Lucchesi Rosso realizzato in collaborazione tra tre aziende della denominazione. Si tratta di un vino dagli aromi nitidi e vivaci che accompagnano un sorso pulito e ben bilanciato. Una bella novità, almeno per quanto riguarda la sua entrata sul mercato ma non per gli appassionati più attenti, il Maremma Oltreconfine 2014 della Cantina Bruni di bella finezza ed eleganza che quasi sorprende per i suoi tratti pinotteggianti. Dal Consorzio del Morellino di Scansano tre vini ancora non in commercio: il Morellino “Reviresco” 2015 di Val di Toro, profumato di mirto e ginepro, dal gusto caldo e appagante, il Morellino di Scansano 2015 di Roccapesta, dai profumi di fiori e terra e dal sorso sapido e contrastato e il Morellino Riserva 2014 di Alberto Motta dagli aromi intensi e chiari e dalla progressione gustativa docile e profonda. Ha colpito molto il Montecucco Rosso 2015 di Poggio Trevalle, un vino dalla bevibilità assoluta, solare e compiuto aromaticamente come succoso e denso in bocca. Quasi salmastro al gusto e di bella pulizia olfattiva l’Elba Bianco 2016 di Acquabona, capace di ben restituire i caratteri della terra da cui proviene. Dal banco del Consorzio del Valdarno di Sopra, escono il “Boggina A” 2015 di Petrolo, un Sangiovese lavorato in anfora di bella personalità e il ”Borrigiano” 2015 de Il Borro al suo esordio come vino a denominazione, contraddistinto da profumi puliti e gusto vivace. Decisamente sapido in bocca e dai profumi pronunciati di pietra focaia il Bianco di Pitigliano “Gli Archi” 2016 della Cantina di Pitigliano, un vino a tratti roccioso di grande bevibilità. Last, but not least il Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc proveniente dalla Val di Cornia “Aldò 917” 2015 di Giomi Zannoni, un rosso potente ma non invadente, dai tratti aromatici ben leggibili e dalla progressione gustativa densa e ritmata.

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