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“L’Essenza” del vino, che è quella della vita, della natura, dell’uomo: ecco “Ornellaia Vendemmia d’Artista” 2014, firmata dall’artista brasiliano Ernesto Neto. Un progetto che, all’edizione n. 9, ha donato ai musei del mondo oltre 1 milione di euro

La grande arte internazionale che cattura ed esprime le caratteristiche di un vino eccellente, che a sua volta sostiene l’arte e la cultura nel mondo. È questo il circolo virtuoso alla base del progetto “Vendemmia d’Artista” di Ornellaia, come ha spiegato a WineNews l’ad della tenuta toscana Giovanni Geddes de Filicaia, che firma uno dei vini mito dell’Italia nel mondo, “il top seller italiano nelle grandi aste internazionali”, come ha ricordato Jamie Ritchie, Sotheby’s Ceo & President - Americas & Asia, nella presentazione di Ornellaia 2014 “L’Essenza”, tema sui cui si è espresso l’artista brasiliano Ernesto Neto, che ha lavorato con la tribù Huni Kuin, lasciandosi ispirare da Madre Natura per raccontare il carattere dell’annata.

Con etichette che “vestono”, letteralmente, una serie limitata e numerata di bottiglie di grande formato Ornellaia, con 9 lotti unici che saranno battuti all’asta da Sotheby’s, il 29 di aprile, al Solomon R.Guggenheim Museum and Foundation di New York, a cui saranno destinati i proventi, dando continuità ad un progetto che, all’edizione n. 9, ha già donato più di 1 milione di euro a fondazioni artistiche e musei di tutto il mondo, “solo una piccola goccia nel mare, e ora vorremmo crescere ancora”, ha aggiunto Geddes.


Per Axel Heinz, direttore ed enologo di Ornellaia, la vendemmia 2014 ha proprio il carattere de “L’Essenza”. “Per cercare di fare un grande vino quando si è di fronte a un’annata difficile, bisogna semplicemente limitarsi a estrapolarne l’essenza - spiega - e l’annata 2014 è stata una piacevole e inaspettata sorpresa: nonostante le forti piogge e le basse temperature che hanno segnato la fase di maturazione, i mesi di settembre e ottobre hanno fatto registrare perfette condizioni climatiche per una maturazione tardiva, capace di far esprimere al frutto il massimo della sua vivacità e della sua freschezza. In seguito si è optato per una raccolta scrupolosa e accurata volta a cogliere soltanto i grappoli del tutto sani e pienamente maturi. Ciò che colpisce particolarmente di quest’annata è l’elevata qualità dei tannini al palato: setosi, raffinati, senza spigolosità. Il 2014 sarà ricordato in Toscana per aver avuto un’estate tra le più insolite. Un inverno caldo e piovoso è stato, infatti, seguito da una primavera mite e secca, con un luglio tipicamente nella media e un agosto nuovamente freddo e piovoso. Tutto questo ha creato condizioni difficili per la maturazione delle uve. Poi, la svolta a settembre e ottobre con temperature perfette e tempo per lo più soleggiato e secco, ottime condizioni per la maturazione delle uve, in particolare del Merlot. Con tale clima c’è stato molto lavoro in vigna, a seconda dei nostri vari sottosuoli. I nostri Cabernet Sauvignon e Merlot amano un clima fresco, grazie alla nostra particolare conoscenza del terroir, abbiamo così portato le diverse condizioni meteorologiche a nostro favore. Le Serre Nuove dell’Ornellaia sottolinea la differenza fondamentale nel terroir della costa e della Toscana centrale. Ed è stata un’annata che ha confermato come anche in una annata difficile si possono fare grandi vini, magari accettando il fatto di dover fare qualche bottiglia in meno del solito per arrivare alla qualità”.

Per interpretare Ornellaia 2014 “L’Essenza”, l’artista brasiliano Ernesto Neto si è ispirato al punto focale della sua attuale ricerca artistica: l’esplorazione dello sciamanesimo come scienza, i fenomeni naturali e i mestieri artigianali nati intorno alle comunità.
Nel 2014 Neto ed i membri della tribù Huni Kuin, hanno intrapreso una serie di collaborazioni artistiche che analizzano i rituali e le tradizioni sciamaniche. La vita spirituale delle tribù, il loro desiderio di guarigione in armonia con la natura, la saggezza e la serenità che traggono dal loro legame profondo con l’energia del pianeta, hanno introdotto nel lavoro di Neto una nuova consapevolezza della forza della natura e delle dinamiche che la regolano. Traendo ispirazione da queste tradizioni, dagli sciamani e dalle loro ritualità, le opere recenti dell’artista parlano di trasformazione e aggiungono diversi significati alla sua indagine sulla connettività in una dimensione sociale ed ecologica.

“Dobbiamo tornare all’essenza delle cose, ai cicli e ai ritmi della natura, che oggi troppo spesso dimentichiamo, concetti che invece il vino, con la propria essenza di prodotto che viene dall’uva, che mette insieme il lavoro dell’uomo e la terra, le relazioni sociali e la conoscenza, i mercati e la natura, è capace di ricordare ed esprimere - ha detto a WineNews - ed è capace, insieme alle arti, alla musica, di stimolare una riflessioni su questi argomenti essenziali, appunto, fondamentali, che hanno a che fare con l’essenza della vita”.


Per Ornellaia Vendemmia d’Artista Ernesto Neto, infatti, ha deciso di sposare il progetto cercando di comunicare l’equilibrio naturale proprio delle nostre società moderne attraverso l’intersecarsi delle maglie con le quali ha voluto ricoprire le 111 bottiglie grande formato da lui vestite: 100 doppie Magnum (3 litri), 10 Imperiali (6 litri) e un’unica Salmanazar (9 litri) a rappresentare un’organizzazione che prevede un solo Re, dieci Signori e un popolo di cento fedeli, illustrando così quell’equilibrio che deve essere trovato nel cuore di ogni comunità in cui la gerarchia è essenziale per poter vivere in armonia all’interno di un gruppo e all’unisono con Madre Natura”. Inoltre l’Artista ha realizzato l’etichetta della bottiglia 0,75 di Ornellaia, che ricorda un seme, fonte della vita da cui tutti si genera, e che porta ad una riflessione anche sul tema della organizzazione della società: un esemplare verrà inserito in ogni cassa in legno da 6 bottiglie.

“La terra è la nostra casa, che è stata pulita per anni dal lavoro delle piante, che rendono l’aria respirabile, e che permettono di produrre anche il vino, questo “succo segreto” dell’uva, che nasce dal buio della terra dove stanno le radici della pianta, e dalla luce sotto la quale crescono i grappoli. Bere non è solo gustare, è molto di più per me. Il vino racconta del prendersi cura delle cose, che passa dalla vigna al prendersi cura ognuno dell’altro, i grandi dei piccoli, le persone delle persone. È questo il messaggio del mio lavoro. Ed è bello che Ornellaia abbia fatto questo progetto che prende energia dall’arte, e all’arte la restituisce”.

Il progetto vendemmia d’artista ha raccolto e interamente donato più di 1 milione di Euro a fondazioni e musei nel mondo capaci di aiutare l’arte, in ogni sua espressione: dal Whitney Museum di New York al Neue Nationalgalerie di Berlino, passando per la Royal Opera House di Londra e H2 Foundation di Hong Kong e Shanghai, senza dimenticare il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’Ago di Toronto, la Fondation Beyeler di Basilea e l’Hammer museum di Los Angeles
“Il Solomon R. Guggenheim Museum è entusiasta di ospitare Ornellaia, Sotheby’s e il celebre artista Ernesto Neto per l’edizione n. 9 del progetto Vendemmia d’Artista con il tema de “L’Essenza”. Siamo onorati che Ornellaia abbia scelto il museo Guggenheim per questa spettacolare cena di gala con asta benefica e siamo riconoscenti per il suo generoso sostegno. Come il vino, l’arte ha un significato universale”, ha detto Richard Armstrong, direttore del Museo Solomon R. Guggenheim e della Fondazione.

Curatori d’Arte del progetto Ornellaia Vendemmia d’Artista sono Bartolomeo Pietrimarchi (Curatore MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo) e Maria Alicata.

Focus - Ornellaia

Ornellaia la sua filosofia vede la nascita del vino come espressione più vera del proprio territorio di origine. Le uve per Ornellaia sono selezionate a mano e raccolte nei vigneti di proprietà a Bolgheri, sulla costa toscana. La diversa natura dei terreni della tenuta - marini, alluvionali e vulcanici - è ideale per la coltivazione di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit
Verdot. La Tenuta comprende una superficie vitata di 97 ettari sulla costa Toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi internazionali. Ornellaia 1998 è stato nominato vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator. Ornrellaia ottiene i più alti riconoscimenti dal Wine Advocate e dai critici James Suckling ed Antonio Galloni. Nel 2011 la testata tedesca Der Feinschmecker ha assegnato ad Ornellaia il suo premio più ambito, il Weinlegende. Numerosi i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale con la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane: Gambero Rosso, Espresso, Veronelli, Duemilavini AIS, Luca Maroni.

Focus - Ernesto Neto

Ernesto Neto, nato nel 1964 a Rio de Janeiro, dove tutt’ora vive e lavora, Ernesto Neto ha studiato presso la Escola de artes visuais do Parque Lage di Rio dal 1994 al 1997, frequentando contestualmente il Museo di Arte Moderna di San Paolo. La ricerca artistica di Ernesto Neto, conosciuto per le sue grandi installazioni realizzate con la tecnica dell’uncinetto, garze, spezie e pietre, trae ispirazione da un’ampia varietà di fonti: da tradizioni moderniste dell’astrazione biomorfica, l’Arte Povera ed il Minimalismo Americano, fino alle recenti eredità del Neoconcretismo brasiliano, riuscendo ad unire influenze apparentemente disparate in un linguaggio coerente ed armonioso. Fin dagli anni novanta Ernesto Neto ha creato un corpus di opere in cui elementi come l’improvvisazione e il caso, si interconnettono con la geometria e la forza di gravità dando forma ad un linguaggio unico nel suo genere. Il lavoro dell’artista connette mente e corpo attraverso l’esperienza dello spazio, utilizzando la percezione sensoriale per allineare la dimensione fisica e quella psicologica dello spettatore. Insieme questi aspetti costituiscono la firma ed un vocabolario unico che ha influenzato una generazione di artisti in tutto il mondo rendendone Neto uno dei più apprezzati ed importanti.

Focus - La Fondazione Solomon R. Guggenheim

la Fondazione Solomon R. Guggenheim è dedicata a promuovere la comprensione e l’apprezzamento di arte moderna e contemporanea, attraverso mostre, programmi educativi, iniziative di ricerca e pubblicazioni. Il Solomon R. Guggenheim Museum, New York, grazie a Peggy Guggenheim Collection, sì è unito a Venezia nel 1979 e da allora ha continuato ad ampliarsi per includere il Museo Guggenheim di Bilbao (aperto 1997), e il Guggenheim Abu Dhabi (attualmente in sviluppo). La Fondazione Guggenheim continua a stringere collaborazioni internazionali che prendono l’arte contemporanea, l’architettura, il design e al di là delle pareti del museo.

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