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Il 2017 inizia col piede giusto per il mercato secondario dei vini di lusso e da investimento: il Liv-Ex “Fine Wine 100” chiude il primo mese 2017 a +1,25%, grazie anche al Sassicaia 2010, mentre il “Liv-Ex 1000” cresce dello 0,5%

Continua anche nel primo mese del 2017 la risalita del “Fine Wine 100”, l’indice che registra le performance aggregate delle cento etichette di vini di lusso più scambiate sul Liv-Ex, la piattaforma di riferimento per i benchmark del mercato dei fine wines: come annunciato dall’azienda stessa (https://goo.gl/cXMD1D), con il +1,25% registrato a gennaio, l’indice è tornato ai livelli dell’ottobre 2011, continuando un trend positivo senza precedenti che dura ormai da ben 14 mesi.
Secondo quanto dichiarato dagli analisti del Liv-Ex stesso, le etichette che hanno trainato questa ulteriore crescita sono state in primis quelle del Guigal Côte Rôtie 2012, oltre ai Pavie e Smith Haut Lafite 2009, al La Tâche 2012 e all’italiano Sassicaia 2010 (che, insieme alla 2009, è uno degli alfieri tricolori nell’indice insieme a Masseto 2010, alle 2009 e 2010 di Ornellaia e al Solaia 2010). Inoltre, la 2010 di Ornellaia ha visto aumentare il suo prezzo medio di scambio di ben il 5% in un solo mese, passando dalle 1.435 Sterline per cassa del Dicembre 2016 alle 1.520 attuali, contribuendo alla crescita dell’indice nel suo complesso.
Al contempo, i grandi bordolesi hanno guidato le tendenze al ribasso,
inclusi mostri sacri del calibro di Mouton Rothschild, Haut Bailly e Léoville Las Cases. Per quanto riguarda, invece, l’indice più “generalista” Liv-Ex 1000, la crescita è stata più moderata, fermandosi a un +0,5% - ma anche in questo caso il trend è quello di una crescita continuata, dato che ha raggiunto il suo massimo da sei mesi a questa parte, e in questo caso, a trainarne la crescita è stato proprio il “sub-indice” Italy 100, che ha raggiunto i 250,88 punti con una crescita del 2,8% in un solo mese, del 18,61% in dodici mesi e del 49,04% negli ultimi cinque anni.

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