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Via libera al Consorzio della nuova Doc “delle Venezie” che diventa la “casa comune” del Pinot Grigio. Per il presidente di Unione Italiana Vini Rallo si tratta di una “garanzia di migliore qualità e controllo in favore del consumatore e del mercato”

È arrivato oggi “il via ufficiale al Consorzio che gestirà la nuova Doc “delle Venezie”, epilogo di un percorso durato due anni, in cui “Unione Italiana Vini si è impegnata per favorire il dialogo tra i soggetti coinvolti, sostenendo e agevolando la preziosa attività di mediazione e relazione, associativa ed istituzionale - ha detto oggi a Verona, nella presentazione, il presidente Uiv Antonio Rallo, Presidente di Unione Italiana Vini - un lavoro coordinato da Albino Armani, che ringraziamo e sollecitiamo a proseguire con lo stesso passo verso la costituzione del Consorzio. Strumento grazie al quale sarà possibile riorganizzare e valorizzare la produzione di Pinot Grigio del Triveneto, riferimento nazionale per questa varietà. La nuova Doc sarà garanzia di migliore qualità, controlli efficaci delle produzioni e valorizzazione di un vino che in tutto il mondo è sinonimo di italianità”.
I vari step di questa operazione - già raccontati ieri da WineNews che ha intervistato Albino Armani che ha guidato questo ambizioso progetto e che è pronto a gestire il costituendo Consorzio, https://goo.gl/isRXSG - porteranno all’ingresso sul mercato della nuova Doc ‘”delle Venezie” e dell’Igt “Trevenezie”, coinvolgendo ben tre regioni: Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia.
La produzione di Pinot Grigio nel solo Triveneto costituisce oggi l’85% della produzione complessiva nazionale e il 43% di quella mondiale, con circa 2 milioni di ettolitri (260 milioni di bottiglie) distribuiti su oltre 20.000 ettari: circa 11.500 ettari in Veneto, 6.000 in Friuli Venezia Giulia e 2.800 nella sola provincia di Trento.
Il Pinot Grigio rappresenta la quarta varietà di uva coltivata in Italia, segnando una crescita negli ultimi cinque anni pari al 144%.
Il nuovo Pinot Grigio Doc “delle Venezie” comprenderà la produzione della vecchia Igt e tutta la produzione del Pinot Grigio Doc del Triveneto, pur mantenendo le caratterizzazioni territoriali di ciascuna zona.
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“Con l’invio al Ministero dello Statuto del Consorzio abbiamo fatto un altro passo importante verso l’organizzazione della nuova Doc “delle Venezie” - spiega Albino Armani, Presidente Associazione Temporanea di Scopo Doc “delle Venezie” - segnando un importante risultato per il settore, che ci qualifica come riferimento nazionale e mondiale per la produzione del Pinot Grigio. La lungimiranza e la determinazione dimostrate da tutti i soggetti delle regioni Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia coinvolti trasversalmente, hanno consentito di individuare un terreno comune su cui dialogare e progettare in sinergia il futuro di una denominazione che, di fatto, raccoglie nel suo complesso le peculiarità di questi tre territori. Ora la filiera potrà muoversi finalmente come sistema organizzato costituendosi in Consorzio di Tutela e portando gli standard qualitativi di produzione a un deciso innalzamento. Attraverso controlli puntuali ed efficaci per via delle norme produttive più stringenti, oltre che per una più strutturata gestione dell’offerta, il mercato guadagnerà in stabilità, accompagnata da una visione condivisa delle strategie di promozione che permetterà al Consorzio di aprire a nuove prospettive di crescita nel panorama internazionale. Un obiettivo veramente importante, raggiunto anche grazie all’operato di Unione Italiana Vini che ha lavorato a livello tecnico ed istituzionale per sensibilizzare ed illustrare in modo approfondito e concreto i vantaggi che questa novità avrebbe portato al comparto. Desidero infine ringraziare il Ministero delle Politiche Agricole per la fiducia e l’apertura dimostrate nei confronti di questa iniziativa, che auspico possa diventare modello replicabile per altre realtà vitivinicole italiane”.
“Salutiamo con sincera soddisfazione la prossima costituzione del Consorzio della Doc “delle Venezie” - conclude Paolo Castelletti, Segretario Generale Unione Italiana Vini - che ci ha visti impegnati fianco a fianco in questi anni per coordinare un processo tutt’altro che semplice, sintesi di sensibilità ed esigenze espresse da regioni significative per la vitivinicoltura italiana come Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia. Una risposta concreta di riorganizzazione del sistema delle Doc verso un modello di aggregazione territoriale e produttiva che facilita il percorso di promozione e valorizzazione identitaria del Pinot Grigio. Un esempio virtuoso di semplificazione del sistema delle Doc, che auspichiamo esportabile anche in altre situazioni”.

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