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“Adamo ed Eva”, e il Prosecco: nel mecenatismo eno-culturale sempre più diffuso, il Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg restaura capolavori del Rinascimento veneto di Albrecht Dürer, Francesco Morone e Bartolomeo Veneto

Nel mecenatismo eno-culturale sempre più diffuso, il vino non solo veste i panni di un moderno “committente” di opere d’arte, ma si occupa anche della tutela e conservazione di quelle che sono simbolo del patrimonio storico-artistico del suo territorio. È il caso del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, in cammino sulla via dell’Unesco, fresco di candidatura a Patrimonio dell’Umanità delle sue Colline, incontra “Adamo ed Eva”, olio su tavola di Albrecht Dürer, ma l’“Orazione nell’orto”, olio su tela di Francesco Morone, le “Suonatrici di liuto”, olio su tavola di Bartolomeo Veneto, e “Apollo e Dafne”, olio su tavola di un pittore veneto, quattro capolavori del Rinascimento veneto dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, che il Consorzio di tutela delle celebri bollicine made in Italy ha restaurato, in collaborazione con Civita Tre Venezie, per la grande mostra “Bellini e i belliniani” a Palazzo Sarcinelli a Conegliano (25 febbraio-18 giugno, di cui è sponsor, ndr), dedicata alla pittura veneziana e veneta negli anni a cavallo del Quattrocento e Cinquecento.

Info:
www.mostrabellini.it

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