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Mettere a sistema le diverse iniziative e ricerche sulla sostenibilità in viticoltura, per individuare delle linee guida condivise e praticabili in vigna dai produttori di tutto il mondo: ecco gli obiettivi del Wine Observatory on Sustainability

Di iniziative e ricerche sul tema della sostenibilità in viticoltura, in tutto il mondo, se ne contano a decine, ma è importante che le diverse esperienze trovino uno spazio di condivisione e coordinamento, per mettere a disposizione dei produttori dei protocolli pratici efficaci e verificati. Nasce con questo obiettivo il Wine Observatory on Sustainability (Osservatorio sulla Sostenibilità del Vino), un collettore delle maggiori iniziative di sostenibilità sviluppate in ambito internazionale nel settore della vite e del vino, pensato dal professor Ettore Capri, ordinario in chimica agraria all’Università Cattolica del Sacro Cuore, con Unione Italiana Vini e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Una piattaforma no-profit creata con la finalità di condividere e coordinare esperienze, attività e progetti rilevanti e positivi sviluppati in tutto il mondo da associazioni, Istituzioni e aziende per la sostenibilità della vitivinicoltura (www.viticolturasostenibile.org).

Tra le collaborazioni internazionali più rilevanti, quella con la Federazione Internazionale Vini e Spiriti (Fivs), con cui l’Osservatorio sta lavorando al progetto “Sustainability Outreach to Small Trade Associations” (Stas Project), nato dalla consapevolezza che, a fronte di una moltitudine di programmi e iniziative di sostenibilità, i produttori vitivinicoli non sempre riescono ad adottare approcci pragmatici per l’implementazione di azioni concrete e le associazioni di categoria difficilmente riescono ad offrire un supporto in questo processo, non riuscendo cogliere pienamente i significati della sostenibilità. Questo è ancora più vero per le realtà situate nei Paesi “emergenti” del mondo del vino. Partendo dai mercati emergenti del vino dell’Est Europa, il progetto, dunque, prevede in primis il confronto diretto con i responsabili delle associazioni di categoria dei produttori vitivinicoli, al fine di coglierne interrogativi ed esigenze. Questo lavoro di condivisione delle informazioni porterà poi alla successiva redazione di linee guida per lo sviluppo di iniziative e programmi che, pur seguendo approcci condivisi e definizioni comuni, saranno specificatamente “tarate” su tali particolari realtà, con l’obiettivo finale di aiutare gli operatori locali a meglio comprendere le ragioni poste alla base della sostenibilità, l’importanza di implementare programmi e iniziative in tal senso e le modalità più idonee per il coinvolgimento dei soggetti attivi.

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