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Continua nel 2017, e stavolta a Bordeaux, l’effetto “Jack Ma”: il gruppo sino-taiwanìese della ristorazione Golden Field (4.000 tra ristoranti e piccoli empori) compra i 55 ettari di Domeine de Bellair, sulla rive droite bordolese

L’onda lunga dell’acquisizione di aziende vinicole nelle zone più prestigiose di Francia da parte di imprenditori - sia singoli che in cordata - o di gruppi aziendali cinesi continua a farsi sentire, visto che, come riportato tra gli altri da “Decanter” (www.decanter.com), un altro Domaine è passato di mano all’inizio di questo 2017. Domaine de Bellair, 55 ettari a vigneto a Belvès-de-Castillion, nella Aoc Castillon Côtes de Bordeaux (dove un ettaro di vigneto è quotato in media sui 20.000 euro) e una produzione annuale di circa 400.000 bottiglie, è infatti stato acquisito da Golden Field, gruppo sino-taiwanese che possiede più di 4.000 tra ristoranti e piccoli empori, e che fa della qualità e salubrità dei propri cibi uno dei propri punti di forza principali, oltre ad avere una considerevole presenza nel mercato online cinese.
Secondo quanto dichiarato da un portavoce del gruppo il vino del Domaine, che è stato creato nel 1627 e che attualmente è piantato all’80% con Merlot e al rimanente 20% con Cabernet Franc, verrà usato per consolidare la filiera interna, e cioè per garantire ai propri clienti un prodotto ancora più sicuro - senza contare che, come dichiarato dal presidente del gruppo Lu Cheng-Chang, Golden Field esporta anche in Giappone e più paesi del sud-est asiatico. Secondo Michael Baynes, che ha fatto parte del team di mediatori immobiliari che ha curato la compravendita, questo passaggio di mano è un esempio di come gli investitori asiatici stiano virando verso investimenti più strategici: “adesso è più frequente avere, da parte loro, una strategia di vendita prima di concludere l’acquisto, il che rende le cose più semplici per entrambe le parti in causa”. Secondo Baynes, adesso tra gli Chateaux bordolesi in mano cinese sono tra i 150 e i 160.

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