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Anche i numeri dell’Ice di New York, basati su quelli dello Us Department of Commerce confermano la crescita del vino italiano in Usa: +5,9% in valore a 1,65 miliardi di dollari. A New York (6 febbraio) e Miami (8 febbraio) la “Italian Wine Week”

Per l’Italia del vino il 2016 è stato l’ennesimo anno positivo in Usa: a confermare un quadro di crescita arrivano i numeri dell'Ice di New York, basati su quelli dello Us Department of Commerce, secondo cui, nel complesso, tra novembre 2015 e novembre 2016 negli States sono arrivati dal Belpaese 2,9 milioni di ettolitri di vino (+3,3% sullo stesso periodo 2014-2015), per un controvalore di 1,65 miliardi di dollari (+5,9%).
Con differenze, però, tra le varie tipologie. Le spedizioni di vini rossi sono diminuite del -1,9% in volume (95 milioni di litri) e cresciuti dello 0,3% in valore (567,5 milioni di dollari), mentre in vini bianchi hanno fatto -1,4% in quantità (128,5 milioni di litri) e +3,2% in valore (634,6 milioni di dollari). Gli spumanti, invece, crescono di molto in volume, a +29,3% (58,1 milioni di litri) e del 35,2% in valore (324,2 milioni di dollari). Infine, i vermut e gli altri vini aromatizzati, che crescono a doppia cifra sia in volume, al +17% fino a quota 13,7 milioni di litri, che in valore, +18,1% a 49 milioni di dollari. (www.ice.gov).
Un mercato che ha bisogno di essere presidiato, con progetti capaci di coordinare forze e professionalità diverse del mondo del vino tricolore, come “Vino 2017: Italian Wine Week”, firmato Ice - Agenzia per la promozione all’estero, che approda in due delle principali città americane: New York (6 febbraio) e Miami (8 febbraio), particolarmente rilevanti in termini di potere d’acquisto, di interesse per il prodotto vino e di posizione logistica. La tappa newyorkese, di scena agli Spring Studios, cornice “rubata” al mondo della moda e del cinema, sarà dedicata nella prima parte della giornata al business e alla divulgazione tecnica, e nella seconda alle degustazioni: attraverso i seminari della Vinitaly International Academy e il Grand Tasting, gli operatori e la stampa di settore americana incontreranno i produttori italiani e gli importatori, per scoprire insieme nuove possibilità di collaborazione commerciale e mediatica.
Il Grand Tasting di New York, organizzato per aree tematiche in funzione della tipologia di aziende italiane presenti, sarà anche un momento di confronto, in cui Ice, produttori italiani e operatori Usa affronteranno insieme il grande tema della promozione del vino tricolore tra i consumatori a stelle e strisce. I seminari della Vinitaly International Academy, invece, saranno dedicati ai vitigni di tendenza, da scoprire poi nell’area bar “discovery zone”, ma importante sarà anche la presenza di operatori commerciali e giornalisti dagli altri Stati Usa, invitati dall’Ice. Ma non finisce qui, perché il Grand Tasting vivrà di due fasi distinte, la prima rivolta al mondo professionale, e la seconda, la sera, al pubblico dei consumatori, esclusivamente su invito, con l’ipotesi di dar vita ad un progetto pilota di cross marketing, tra le aziende del vino e i brand del made in Italy già affermati in Usa della moda, dell’arte, del design e del cibo, seguendo la logica della “premiumisation” dei consumi enoici vissuta dal mercato americano.

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