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Il 2016 del commercio enoico mondiale nei numeri dell’Oemv - Observatorio Espanol del Mercado del Vino: spedizioni, giù i volumi (-2,2%, a 102 milioni di ettolitri), su il valore (+3,1%, 28,8 miliardi di euro). Da Italia e Francia le performance top

Le esportazioni mondiali di vino, nel 2016, segnano il passo, e chiudono con un calo del 2,2% nei volumi, ma una crescita del 3,1% in valore, arrivando a 102 milioni di ettolitri (-2,28 milioni di ettolitri sul 2015) e 28,8 miliardi di euro (+878,5 milioni di euro), per un prezzo medio che cresce del 5,5%, a quota 2,83 euro al litro (14 centesimi in più del 2015). A confermare l’andamento globale del mercato enoico sono i dati dell’Oemv - Observatorio Espanol del Mercado del Vino (www.oemv.es), che sottolinea le ottime performance di imbottigliato fermo, che guadagna 730,9 milioni di euro, e spumanti, il cui giro d’affari cresce di 263,4 milioni di euro, tipologie grazie alle quali il comparto ha chiuso l’anno in crescita. In termini quantitativi, invece, perdono terreno sia le spedizioni di imbottigliati (-61,3 milioni di litri) che dello sfuso (-170,1 milioni di litri).
In testa, tra i Paesi che crescono maggiormente, l’Italia e la Francia, i cui fatturati crescono, rispettivamente, di 200 e 90 milioni di euro, mentre la Spagna mantiene la leadership nei volumi, che crescono di 19 milioni di litri, ma con introiti molto inferiori a quelli degli anni precedenti, tanto che il prezzo medio del vino spagnolo è ancora il più basso tra tutti gli 11 principali esportatori: Spagna, Italia, Francia, Germania, Portogallo, Cile, Argentina, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica.

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