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L’anno che verrà del mondo del vino italiano, con un calendario fitto di impegni in Italia e oltreconfine messi in agenda da WineNews: dai grandi eventi internazionali da Occidente ad Oriente e in Italia alla lunga stagione delle Anteprime alle porte

Quello che verrà, sarà un anno fitto di impegni per il mondo del vino italiano, messi in agenda da WineNews. La lunga stagione delle anteprime è alle porte, con il debutto di fronte al pubblico di operatori, professionisti, esperti, critici e giornalisti, delle nuove annate delle denominazioni più importanti del Belpaese, ma se non ancora con la valigia in mano, almeno con la mente, i vignerons italiani sono già “in viaggio” insieme alle loro migliori etichette verso i grandi eventi internazionali, da Occidente ad Oriente, per essere presenti nei mercati più importanti, da quelli più tradizionali e consolidati agli emergenti.
Perché il 2017 appena iniziato porta con sé un’Italia del vino che si conferma “fiore all’occhiello” del made in Italy, leader mondiale nella produzione (48,8 milioni di ettolitri; stime Oiv-Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) e verso un nuovo record - l’ennesimo - nelle esportazioni 2016 (superando la soglia di 5,5 miliardi di euro in valore, trainate dal record “personale” degli spumanti; proiezioni Osservatorio del Vino), e che se da un lato vede un nuovo dinamismo del mercato italiano, dall’altro continua ad avere “export” come parola d’ordine, insieme all’internazionalizzazione delle aziende ed al potenziamento della loro immagine e presenza all’estero, dove però non mancano segnali di rallentamento e incognite di alcuni mercati da tenere in debito conto.

Focus - Save the date: da Vinitaly a Verona a “Vino 2017: Italian Wine Week” in Usa, dal “ProWein” a “Vinexpo” a Bordeaux, gli eventi internazionali con l’Italia del vino protagonista
Primo tra i grandi eventi internazionali di scena in Italia, Vinitaly, la rassegna mondiale di riferimento del vino italiano, torna a Veronafiere a Verona dal 9 al 12 aprile 2017 con l’edizione n. 51 (www.vinitaly.com), anticipata, come ormai da tradizione, da “OperaWine”, la degustazione di 104 tra le migliori cantine italiane selezionate dalla rivista Usa “Wine Spectator” (8 aprile; www.operawine.it). Vino che è in primo piano nel capitolo investimenti (94 milioni di euro da qui al 2020, ndr) nel “Piano industriale filiera wine” della neonata Veronafiere Spa, come sottolineato a WineNews dal dg Giovanni Mantovani, con Vinitaly ma anche con Vinitaly International (la cui agenda parte dal 22-24 gennaio con Vinitaly Usa a San Francisco fino a New York il 25-27 giugno, senza dimenticare Vinitaly China a Chengdu il 19-22 marzo e Vinitaly Canada il 28 aprile a Vancouver e il 2 maggio a Edmonton, con i RoadShow di Via-Vinitaly International Academy; www.vinitalyinternational.com), e in particolare con iniziative in Cina, e in Usa, mercato n. 1 al mondo, come illustrato a “Wine2Wine” (il forum per le imprese vitivinicole che nel 2017 sarà di scena a Verona in dicembre, www.wine2wine.net), da Veronafiere, Ice-Italian Trade Agency, Federvini e Uiv-Unione italiana vini. Usa dove in tre delle principali città, New York (6 febbraio), Miami (8 febbraio) e San Francisco (9 febbraio), ci sarà l’edizione n. 6 di “Vino 2017: Italian Wine Week”, l’evento firmato Ice, tra business, divulgazione tecnica, seminari della Via-Vinitaly International Academy e Grand Tasting in cui operatori e stampa di settore, ma anche il pubblico, incontreranno i produttori italiani e gli importatori (www.extraordinaryitalianwine.us).
Intanto il vino italiano già si conferma la “comunità” più numerosa al “ProWein”, fiera di settore tra le più importanti al mondo e in ascesa grazie proprio anche alla presenza tricolare, a Düsseldorf, dal 19 al 21 marzo (www.prowein.it), e con in programma anche “ProWein Asia” ad Hong Kong (8-11 maggio; www.prowineasia.com) e “ProWein China” a Shanghai (14-16 novembre; www.prowinechina.com), tra gli eventi più attesi nel Celeste Impero. Ma il 2017 è anche l’anno di “Vinexpo”, il prestigioso salone biennale del vino francese che torna a Bordeaux dal 18 al 21 giugno, all’ombra dell’avveniristica “Cité du Vin” (www.vinexpobordeaux.com), e dove l’Italia è il Paese più rappresentato dopo la Francia (e dal 2016 anche nel Vinexpo Supervisory Board, con Domenico Zonin, alla guida di Zonin 1821, ndr).

Focus - Importanti momenti di confronto scientifico-culturale in agenda, dal Congresso Assoenologi a Firenze al Congresso Mondiale della Vigna e del Vino dell’Oiv
L’agenda del vino italiano è fatta anche di importanti momenti di confronto, in cui il mondo produttivo incontra quello scientifico, politico e culturale, per fare il punto sui tanti aspetti che ruotano attorno alla produzione di vino. Tra relazioni, talk show e degustazioni, dopo Verona, il Congresso n. 72 degli Assoenologi guidati dall’enologo Riccardo Cotarella, nel 2017 sarà alla Stazione Leopolda a Firenze in novembre, nella Toscana terra d’elezione di uno dei “padri” dell’enologia italiana, che ha sdoganato la figura dell’enologo, dandogli senso e spessore scientifico e culturale: Giacomo Tachis (www.assoenologi.it). Prima però, Sofia in Bulgaria, ospiterà il Congresso Mondiale della Vigna e del Vino n. 40 dell’Oiv-Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (29 maggio-2 giugno; www.oiv.int), che quest’anno chiama a raccolta gli esperti internazionali, come Luigi Moio, presidente della Commissione Enologia Oiv, professore di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, anche in Cina per l’“International symposium on Viticulture & Enology 2017” (20-22 aprile).

Focus - La lunga stagione delle Anteprime e il debutto delle nuove annate dei grandi vini italiani
Il 2017 è appena iniziato e, come da tradizione, è già tempo del debutto sulla scena delle nuove annate dei grandi vini italiani. Ad aprire le danze, come sempre, è “Anteprima Amarone” a Verona (29-30 gennaio, al Palazzo della Gran Guardia; www.anteprimaamarone.it), con la presentazione dell’annata 2013 del celebre rosso con i produttori del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. È poi la volta della “Tuscan Wine Week”, che inizia con “BuyWine” 2017 a Firenze (10-11 febbraio, alla Fortezza da Basso; www.buy-wine.it), il workshop di Regione Toscana, organizzato in collaborazione con PromoFirenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, che fa incontrare buyers internazionali e produttori, e giornalisti stranieri, e prosegue con le “Anteprime di Toscana”: l’11 febbraio sempre alla Fortezza da Basso a Firenze, con i Consorzi Morellino di Scansano, Montecucco, Vini della Maremma Toscana, Vini Cortona, Vini di Carmignano, Valdarno di Sopra Doc, Bianco di Pitigliano e Sovana, Vino Colline Lucchesi, Vino Orcia, Vini Doc Val di Cornia e Vini Elba Doc e Docg; il 12 febbraio con “Anteprima Chianti Lovers” ancora in Fortezza, con il Consorzio Vino Chianti e il Chianti 2016 e la Riserva 2014 (www.consorziovinochianti.it); sempre a Firenze, ma alla Stazione Leopolda, il 13 e il 14 febbraio c’è la “Chianti Classico Collection” con il Consorzio Vino Chianti Classico e l’anteprima delle annate 2016, 2015 e della Riserva e Gran Selezione 2014 (www.chianticlassicocollection.it); il 12 e il 15 febbraio ci si sposta sui territori, ospiti del Consorzio della Denominazione San Gimignano per l’“Anteprima Vernaccia” al Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada nella “città delle torri” dove debuttano l’annata 2016 e la Riserva 2015 (il 14 febbraio, la conferenza stampa; www.vernaccia.it); dall’11 al 13 febbraio (il 16 febbraio per la stampa) è la Fortezza di Montepulciano, nuova sede del Consorzio, la location dell’“Anteprima Vino Nobile di Montepulciano”, dove debutteranno il Nobile di Montepulciano 2014 e la Riserva 2013 (www.anteprimavinonobile.it); infine “Benvenuto Brunello”, dal 17 al 21 febbraio nel Chiostro del Museo di Montalcino, con il Consorzio e l’assaggio del Brunello di Montalcino 2012 e della Riserva 2011, e del Rosso di Montalcino 2015 (www.consorziobrunellodimontalcino.it).
In Umbria, l’“Anteprima Sagrantino” del Consorzio Tutela Vini Montefalco, il 20 e il 21 febbraio con un evento diffuso nei monumenti più importanti di Montefalco, dal Complesso Museale di San Francesco al Chiostro di Sant’Agostino, con la presentazione dell’annata 2013 e dell’etichetta celebrativa, accanto al Montefalco Rosso 2015 e alla Riserva 2014, oltre al Montefalco Bianco 2015 (aspettando la “Crono del Sagrantino”, la tappa del Giro d’Italia dedicata al grande rosso, il 16 maggio, ndr; www.consorziomontefalco.it).
Poi una escursione sul Lago di Garda con “Anteprima Lazise”, dove il 5 marzo, alla Dogana Vecchia di Lazise, debutterà l'annata 2016 di Bardolino, Chiaretto e Lugana (www.anteprimalazise.it).
Ma nella stagione delle Anteprime c’è anche di “Grandi Langhe Docg” (2-4 aprile; www.grandilanghe.it), evento biennale del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani dedicato a Barolo, Barbaresco, Diano d’Alba, Dogliani e Roero e degustazioni nei diversi Comuni delle Langhe Patrimonio Unesco, per conoscere i vini direttamente sul territorio e dai loro produttori, e che quest’anno si arricchisce di “Nebbiolo Prima”, l’anteprima le nuove annate di Barolo 2013 e Riserva 2011, Barbaresco 2014 e Riserva 2012 e Roero 2014 e Riserva 2013 promossa da Albeisa (www.albeisa.it).
E poi si scende al Sud: dal 29 marzo al 3 aprile a Napoli per “Campania Stories” e il meglio della produzione della terra dell’Aglianico, del Taurasi, della Falanghina e dei vini del Sannio (www.campaniastories.com), e si arriva fino a “Sicilia en Primeur”, l’evento firmato Assovini e dedicato al meglio della nuova produzione di Sicilia, il 28 e 29 aprile a Catania (www.assovinisicilia.it). Infine, la stagione delle Anteprime si chiude a Soave con “Soave Preview”, dal 18 al 20 maggio, dove sarà in assaggio la vendemmia 2016 del Soave, ma anche vecchie annate per mostrare la longevita del grande bianco veneto (www.ilsoave.com; il 2-4 settembre torna anche “Soave Versus” a Verona).

Focus - L’autunno “caldo” del mondo del vino, tra numeri, guide & classifiche internazionali
Nell’autunno “caldo” del mondo del vino, finita la vendemmia, ormai da qualche anno, è già tempo di numeri e previsioni. A settembre, infatti, le “Previsioni vendemmiali 2016” di Uiv-Unione Italiana Vini e Ismea con l’Osservatorio del Vino e il Ministero delle Politiche Agricole a Roma, sono ormai un appuntamento fisso (www.uiv.it). Così come, a Milano, lo è il punto sulla filiera vitivinicola italiana e in particolare sull’export e i mercati con Federvini (www.federvini.it). A seguire, ad ottobre, sono le stime dell’Oiv a fotograre la produzione ed i consumi di vino a livello mondiale (www.oiv.int).
Dai numeri ai punteggi, la “giostra” delle guide inizia già in estate con “Vini Buoni d’Italia” del Touring Club, ma entra nel clou in autunno e per molti giorni, visto che a rivelare i migliori vini italiani sono davvero tante guide, da “Vini d’Italia” del Gambero Rosso a “I Vini d’Italia” de L’Espresso, da “I Vini di Veronelli” del Seminario Permanetente Luigi Veronelli a “Bibenda” della Fondazione Italiana Sommelier, da “Slow Wine” di Slow Food all’“Annuario dei migliori vini italiani” di Luca Maroni, dalla “Guida Essenziale ai Vini d’Italia” di Daniele Cernilli a “Vitae - La Guida dei Vini 2017” dell’Ais-Associazione Italiana Sommelier.
Quindi, a fine anno, arriva l’atteso momento con le “Top 100” dei migliori vini al mondo secondo la critica internazionale, da quella di James Suckling alle classifiche delle influenti riviste Usa “Wine Spectator” e “Wine Enthusiast”, per citare le più autorevoli - ma ogni anno ce ne sono delle nuove - accanto ai celeberrimi punteggi di “The Wine Advocate” di Robert Parker, il n. 1 della critica enologica mondiale.

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