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Bordeaux, Borgogna e Italia le “Regioni” al centro degli scambi enoici dei fine wine nel 2016, dice il Liv-ex. Mentre tra le grandi case d’asta internazionali al top c’è Sotheby’s con 73 milioni di dollari battuti, seguita da Zachys con 65

Che il 2016 sia stato un anno ottimo i fine wines non ci sono dubbi. Come già raccontato da WineNews, il Liv-Ex 1000, il più grande e “panoramico” degli indici del Liv-Ex, piattaforma di riferimento di questo segmento di mercato, ha vissuto mesi di crescita continua, e ha chiuso con un crescita superiore al 21% anno su anno, con aumenti a doppia cifra per tutti i sotto indici: +22,7% per il Bordeaux 500, +24,5% per il Bordeaux Legends 50, +21,8% per il Burgundy 150, +21,7% per lo Champagne 50, +18,1% per il Resto of the World 50, +13,95% per l’Italy 100 (che mette insieme le ultime 10 annate fisiche di Masseto, Ornellaia, Sassicaia, Solaia, Tignanello, Barbaresco e Sorì Tildin di Gaja, Barolo Vigne di Luciano Sandrone, Redigaffi di Tua Rita e Guado al Tasso di Antinori), e +9,3% per il Rhone 50.
Con Bordeaux, che, spiega il Liv-Ex, nel complesso rimane di gran lunga le Regioni d’origine più interessata dagli scambi, con il 74,4% della quota di mercato, seguita dalla Borgogna, che si riprende il secondo posto, con il 7,7%, a discapito dell’Italia, che torna al terzo posto, con il 6%. A seguire vengono la Champagne, con il 5,3%, e il Resto del Mondo, con il 4,7%. E se queste sono i “territori” protagonisti del mercato dei fine wine 2016, tra le grandi case d’asta internazionali la leadership assoluta tocca a Sotheby’s, che ha battuto lotti per un totale di 73 milioni di dollari. Con un bilancio che conferma il ritorno al vertice elle piazze americane, che hanno fruttato alle case d’asta 33,9 milioni di dollari, seguite da Hong Kong con 21,9, e da Londra con 16,8. Anche se, spiega la stessa Sotheby’s, è ormai predominante il peso dei collezionisti asiatici che, ormai, dovunque si tengano le aste, sono quasi sempre quelli che si aggiudicano i lotti più rari, prestigiosi e costosi.
A seguire, tra i top performer internazionali degli incanti enoici 2016, con 65 milioni di dollari aggiudicati c’è Zachys, davanti ad Acker Merral & Condit con 60, a completare “il podio”. Più staccate Hart Davis Hart con un giro d’affari di 48 milioni di dollari, e Christie’s che (è una stima, a differenza delle altre cifre comunicate ufficialmente della stesse case d’asta, ndr) dovrebbe aver incassato 46 milioni di dollari.

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