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Bordeaux riconquista il vertice della “Liv-ex Power 100”, con i suoi cinque Premiers Crus nelle prime cinque posizioni. In classifica 9 italiani: Gaja, Masseto, Sassicaia, Giacomo Conterno, Ornellaia, Tignanello, Solaia, Bruno Giacosa e Petrolo

Bordeaux riconquista il vertice della “Liv-ex Power 100”, la classifica dei marchi più importanti del mondo dei fine wines, stilata ogni anno da “Liv-ex” e “The Drinks Business”, che mette insieme punteggi dei critici, volumi scambiati sul mercato, valori raggiunti sul mercato secondario, prezzo medio, e lo fa con i suoi cinque Premiers Crus (come successo nel 2010): al vertice dell’edizione 2016 della chart, infatti, ci sono, nell’ordine, Château Lafite Rothschild, al n. 11 solo un anno fa, Château Mouton Rothschild (dalla n. 3), Château Margaux (dalla n. 6), Château Haut Brion (dalla n. 2, unico Premier Cru in calo) e Château Latour, mentre alla posizione n. 6 troviamo il re assoluto delle aste, griffe di Borgogna per eccellenza, il Romanée-Conti.
La ritrovata verve di Bordeaux è spiegata anche da un altro dato: sono 57, in tutto, le aziende bordolesi in classifica, quindi 19 dalla Borgogna, 9 dall’Italia, 6 dallo Champagne e 9 da altre Regioni del mondo enoico. Un trend che racconta un settore, quello del mercato secondario dei fine wines, in cui aumenta costantemente il numero delle aziende e delle annate trattate: i marchi trattati dal Liv-ex sono diventati 670 nel 2016, 265 in più del 2015, e 199 (il 19,8%) sono stati analizzati per la “Liv-ex Power 100”.
Comprese, come detto, le etichette tricolore che, nel complesso, mettono insieme una performance in chiaroscuro. Bisogna scendere fino alla n. 47 per trovare il primo italiano, Gaja, che guadagna 7 posizioni sul 2015, quando chiuse alla n. 54, seguito dal Masseto, alla n. 51, che perde una sola posizione, e dal Sassicaia, che chiude il podio tricolore alla n. 55, in caduta di ben 28 posizioni (nel 2015 era il primo degli italiani, alla n. 27). La buona notizia, invece, è la posizione n. 59 conquistata da Giacomo Conterno (dalla n. 119 del 2015), davanti a Ornellaia, alla n. 73 (dalla n. 62), mentre il Tignanello si piazza alla n. 84, perdendo ben 39 posizioni. Alla n. 86 troviamo Solaia, che conferma il risultato di un anno fa, un gradino davanti ad un’altra new entry, ancora dalle Langhe, Bruno Giacosa, alla n. 87, mentre l’ultima delle aziende tricolore della “Liv-ex Power 100” è Petrolo, alla posizione n. 91 (dalla n. 87 del 2015).
Info: www.liv-ex.com e www.thedrinksbusiness.com

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