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Cresce in Italia in valore e volume (soprattutto al Sud e nelle Isole) e aumenta le sue quotazioni all’estero il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Il presidente del consorzio Innocente Nardi: “successo del lavoro di 3.000 persone”

Italia
Cresce in Italia in valore e volume, soprattutto al Sud e nelle Isole, e aumenta le sue quotazioni all’estero il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg

Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sfiorerà quota di 90 milioni di bottiglie nel 2016 segnando un 8% di crescita rispetto al 2015. Le anticipazioni sulla chiusura di quest’anno, lette attraverso le performance della gdo, prospettano anche una crescita a valore. Nei primi dieci mesi dell’anno, infatti, il fatturato nel più importante canale di vendita in Italia ha toccato i 56 milioni di Euro (fonte Iri, Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio, ad ottobre 2016), confermando che il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg guida la crescita a valore del Prosecco spumante in generale e ne rappresenta il 55% delle vendite con un trend di crescita del 19%.
Il successo di mercato delle bollicine Docg di Conegliano e Valdobbiadene in un contesto economico non ancora brillante e la sua capacità di trainare il valore dell’intero comparto, sia in Italia che all’estero, sono illustrati nel “Rapporto economico annuale 2016” del Centro Studi di Distretto Conegliano Valdobbiadene con l’Università di Padova presentato oggi a Solighetto (Treviso) da Vasco Boatto, direttore del Cirve e responsabile del Centro Studi di Distretto, da Simonetta Melis, IRI Client Service Senior Manager e da Eugenio Pomarici, Responsabile scientifico della ricerca del Cirve sul mercato Usa.
La fotografia che scaturisce dal Rapporto Economico illustra uno stato di salute produttiva ed economica della Denominazione molto buono: 83,7 milioni di bottiglie nel 2015, con un incremento sul 2014 del 6% in volume e 10% in valore. Un dato impressionante se si considera che si tratta di un raddoppio in 10 anni, ottenuto nel perimetro della denominazione, mai cambiato.
“Il successo della nostra denominazione - sottolinea Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg - è frutto del lavoro di 3.000 persone che si stanno impegnando in tutta la filiera. I dati del 2015, definitivi e approfonditi dal punto di vista scientifico, forniscono un quadro chiaro sulla valorizzazione del prodotto. La crescita superiore in valore rispetto a quella in volume, sia in Italia sia all’estero, è un dato concreto di come il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg stia migliorando il suo posizionamento di prezzo. La denominazione, che si estende sul territorio circoscritto a 15 comuni tra Conegliano e Valdobbiadene, non ha mai allargato i propri confini dalla creazione nel 1969. L’aumento del numero di bottiglie è dovuto al recupero negli ultimi dieci anni delle superfici vitate abbandonate negli anni 70, prevalentemente nelle aree di Conegliano e Vittorio Veneto. Tuttavia ora i margini di crescita in volume sono esigui e la nostra mission è crescere in valore, così come previsto dal disegno che ha definito ruoli diversi nel riordino della piramide qualitativa nel 2009, quando il Prosecco Conegliano Valdobbiadene è divenuto Superiore Docg”.

Sul mercato nazionale l’incremento è del 15% a valore e del 12% a volume sempre considerando il 2015 sul 2014: “in particolare molto positivi - continua Nardi - sono i risultati ottenuti al Sud e nelle Isole che insieme segnano un incremento del 25% sul 2014, a testimoniare che sul mercato nazionale c’è spazio di crescita. Inoltre tra i canali distributivi, che in Italia si ripartiscono un parti più o meno uguali, l’horeca ha per il nostro prodotto consolidato nel 2015 la ripresa iniziata nel 2014, a testimoniare il posizionamento “naturale” del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”.
Nel dettaglio l’horeca vale per il “Superiore” 85,9 milioni di euro per 13,2 milioni di bottiglie con il +21% a valore e il +14% a volume. Le centrali di acquisto sono a 89,4 milioni (+11%) per 17,7 milioni di bottiglie e, infine, i grossisti si contraddistinguono per le migliori performance, con incrementi del 27% a valore e del 18% a volume con 61,2 milioni di euro per 12,2 milioni di bottiglie.
L’export, stabile nei volumi, nel 2015 sul 2014 è aumentato del 7,5% in valore. Ottime le performance in Germania, primo mercato di esportazione della denominazione, dove cresce del 7% in valore in un contesto di contrazione dell’importazione di vini spumanti. In UK, mercato risalito al secondo posto nella classifica mondiale degli importatori di spumante, la Docg ha segnato una crescita delle vendite a valore del 21%. In Benelux nonostante una flessione del mercato degli spumanti il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, cresce e a valore ha più che raddoppiato il proprio risultato (+112%).
Gli Stati Uniti, tornati ad essere nel 2015 il primo Paese importatore di vini spumanti con un +29% a valore sul 2014, sono il quarto mercato di esportazione per la Docg con un volume d’affari pari a 12,8 milioni di euro (2,8 milioni di bottiglie).
“Gli Stati Uniti con incrementi del 9,3% a valore e del 7,9% a volume meritano - conclude il presidente Nardi - un’attenzione particolare. I risultati dello studio sugli Usa del Cirve incoraggiamo a investire su questo mercato perché risponde e premia la forte identità del nostro vino, espressione di un territorio italiano che, non a caso, abbiamo proposto come candidato a Patrimonio dell’Unesco”.

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