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La crescita del Sud Italia del vino è trainata dalle sue denominazioni più importanti. Come il Primitivo di Manduria, tra i vini più importanti di Puglia, che chiude il 2016 con un giro d’affari di 80 milioni di euro, oltre il 60% all’export

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La crescita del Sud Italia del vino è trainata dalle sue denominazioni più importanti. Come il Primitivo di Manduria ...

La crescita del Sud Italia nel mondo del vino è trainata dalle sue denominazioni più importanti. Come il Primitivo di Manduria, tra i vini più importanti di Puglia, che chiude il 2016 con un giro d’affari di 80 milioni di euro (30 realizzati in Italia e 50 all’estero), con una quota export del 60%, sviluppata soprattutto i mercato come Usa, Germania, Svizzera, Giappone, Nord Europa e Cina. E che guarda al futuro con positività, forte anche di una vendemmia 2016 che ha prodotto 20 milioni di litri di Primitivo, sui 18 milioni del 2015. A dirlo i numeri del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, guidato da Roberto Erario (www.consorziotutelaprimitivo.com), la cui mission, ricorda una nota, “è quella della promozione per valorizzare la produzione vitivinicola pugliese e l’enoturismo sul territorio. Gli ottimi risultati sono infatti anche influenzati dall’avvio di campagne di comunicazione e dalle grandi iniziative promozionali”. E per il 2017 il Consorzio è pronto ancora a farsi promotore del made in Italy attraverso la partecipazione a fiere ed eventi in Italia e all’estero, in sinergia con i protagonisti del sistema agroalimentare pugliese. Ma accanto alla promozione c’è la preziosa azione del Consorzio nell’ambito della tutela internazionale dei marchi. Il Consorzio è attivo in tutti i mercati mondiali per vigilare e opporsi ad ogni attività di usurpazione e contraffazione del marchio, effetto collaterale del crescente successo del Primitivo di Manduria.
Un consorzio che vanta ad oggi 27 aziende che vinificano ed imbottigliano e oltre 850 soci viticoltori. Questi costituiscono più del 66% della reale produzione di Taranto e parte di Brindisi, per un totale di 3.140 ettari di vigneti. La produzione, suddivisa in Primitivo di Manduria Dop, Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg e Primitivo di Manduria Dop Riserva, abbraccia nella provincia di Taranto le campagne di Talsano, San Giorgio Jonico, Carosino, Monteparano, Leporano, Pulsano, Faggiano, Roccaforzata, Lizzano, Fragagnano, San Marzano, Sava, Torricella, Maruggio, Manduria, Avetrana e le Isole Amministrative del comune di Taranto e, in provincia di Brindisi, Oria, Erchie e Torre Santa Susanna.
Nato ufficialmente il 16 febbraio 1998, con una partenza di dieci aziende tra cooperative e private, il Consorzio nel 2002 ottenne finalmente il 40% della rappresentatività del prodotto oggetto di tutela, limite minimo richiesto dalla legge per il riconoscimento ministeriale.
Nel dicembre 2015, il Consorzio ha ottenuto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali l’attribuzione in via esclusiva dell’incarico di coordinare le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, con il riconoscimento “erga omnes” per la Doc Primitivo di Manduria. Attraverso questo strumento, due agenti vigilatori, in qualità di pubblici ufficiali e in collaborazione con l’Istituto Centrale Qualità Repressione e Frodi, potranno effettuare controlli anche sui vini già posti a scaffale, per tutelare il consumatore e i produttori da irregolarità o anomalie relative al prodotto che non rispetta i dettami del disciplinare di produzione.

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