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Barletta rievoca la sua “Disfida” in salsa enoica. A duello, nella patria del Nero di Troia, i “cavalieri del vino” di Italia e Francia, guidati da Christopher Lambert e Riccardo Scamarcio, e con Lino Banfi in veste di Ambasciatore (17-18 dicembre)

Cinque secoli dopo, Barletta si rievoca la sua celebre Disfida, ma nel segno di Bacco: il 17 e il 18 dicembre, al Castello Svevo, nella patria del Nero di Troia, Italia e Francia tornano a sfidarsi, come nello storico duello del 13 febbraio 1503 nel quale si fronteggiarono 13 cavalieri italiani e 13 d’oltralpe, con l’edizione n. 2 de “La Disfida - The Wine Challenge”, promossa dal Consorzio del Nero di Troia Doc Tavoliere con capofila Tenuta Coppadoro, con Regione Puglia e il Comune, in una singolar tenzone all’ultimo calice in una degustazione alla cieca, guidata dal sommelier Campione del mondo Luca Gardini, tra 39 vini italiani e francesi, selezionati dal presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella. I testimonial? L’attore francese, oltre che produttore e distributore di vini, Christopher Lambert per i suoi compatrioti, il collega italiano, nonché pugliese, Riccardo Scamarcio per i suoi concittadini, insieme al mitico Lino Banfi, nelle vesti di Ambasciatore della Puglia nel mondo e di ospite d’onore (oltre che appassionato selezionatore di eccellenze sotto il nuovo marchio Bontà Banfi).
Cugini, vicini, alleati a tratti e rivali, eternamente: Italia e Francia tornano a sfidarsi su uno dei terreni più caldi della leggendaria competizione, ma con armi diverse. La pagina di storia rinascimentale della celebre Disfida di Barletta sarà rievocata nella sfida calice a calice tra Nero di Troia e Languedoc, Franciacorta e Champagne, Cremant e Prosecco. Ma il codice etico di stampo cavalleresco che regolerà il duello sarà lo stesso: armi pari, scontro leale e amor patrio quanto basta. E alla fine del duello, saranno le giurie popolare e tecnica (con sommelier ed esperti del Best italian wine awards) a decretare la squadra e le etichette vincenti.
Accanto ai testimonial stellari, i fuochi nelle cucine de “La Disfida” - nata da un’idea di Stefano Remigi, manager specializzato nell’internazionalizzazione del made in Italy - saranno affidati a tre chef di Puglia che hanno in comune con i vignaioli del duello la selezione maniacale della materia prima e il legame sanguigno con la terra: Pietro Zito (Antichi Sapori, Montegrosso di Andria), Peppe Zullo (Villa Jamele, Orsara di Puglia a Foggia) e Lello Lacerenza (Antica cucina 1983 di Barletta). A condurre la tenzone, Alessandro Bonan e Diletta Leotta, conduttori di Sky Sport, in collaborazione con Mauro Pulpito.

Info:
www.ladisfida.it

Focus - “La Disfida” di Barletta in salsa enoica: ecco i vini a duello (le etichette, per garantire l’imparzialità della gara, saranno svelate solo alla fine della competizione …, ndr)
Prosecco-Crémant de Loire
Metodo Classico Rosé-Champagne Rosè
Fiano-Chablis
Falanghina del Sannio-Poully Fumé
Verdicchio dei Castelli di Jesi-Bodeaux Blanc
Greco-Cote du Rhone Blanc
Rosato del Salento-Rosé de Provence
Pinot Nero-Bourgogne Pinot Nero
Negramaro-Cote du Rhone Rouge
Nero di Troia-Languedoc
Toscana Cabernet Igt-Paulliac
Lazio Merlot Igt-St.Émilion
Moscato di Trani-Loupiac

Focus - “La Disfida - The Wine Challenge” di Barletta: regole del gioco
Tutto accade in due serate di scena nel Castello Svevo di Barletta. “La Disfida - The Wine Challenge” ha inizio il 17 dicembre, con un evento aperto al pubblico che potrà degustare i migliori 13 Nero di Troia selezionati da Assoenologi, blind. Il 18 dicembre, invece, nella serata di gala ad invito, la gara è uno scontro uno contro uno: un vino italiano versus uno transalpino, due le giurie deputate a decretare le sorti degli sfidanti, una pop, l’altra di esperti composta da giornalisti, influencer del settore e opinion leader i cui nomi saranno svelati solo all’ultimo momento.
Ciascuno dei giurati-commensali sarà dotato di una scheda e chiamato ad esprimere la propria preferenza. Lo stesso vale per la giuria tecnica il cui voto ha un peso specifico doppio rispetto a quello della giuria popolare.
Vinceranno il vino, la squadra e le etichette che sapranno farsi apprezzare di più, semplicemente, come avviene in uno scontro autenticamente cavalleresco.

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