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Dopo la classifica dei 100 migliori vini dell’anno, “Wine Spectator” svela i “100 Top Values of 2016”, le migliori etichette sotto i 20 dollari e sopra gli 88 punti: 17 i vini del Belpaese, al top nelle categorie “Light Whites” ed “Elegant Reds”

Dopo la classifica dei 100 migliori vini dell’anno, l’attesissima “Top 100”, “Wine Spectator” svela anche i suoi “100 Top Values of 2016”, le migliori etichette capaci di guadagnare almeno 88 punti nei giudizi del magazine Usa negli ultimi 12 mesi, sugli scaffali d’Oltreoceano a meno di 20 dollari a bottiglia. Cento vini, divisi in sei categorie diverse, “Light Whites”, “Rich Whites”, “Elegant Reds”, “Big Reds”, “Rosé” e “Sparkling”, con una spiccata presenza tricolore: sono 17, in tutto, le etichette italiane, in una rappresentazione plastica di quasi tutto il panorama enoico dello Stivale, dal Veneto, con 4 vini, alla Toscana, a quota 3, come il Piemonte, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia, dalla Sicilia al Trentino, dalla Calabria alla Basilicata fino all’Emilia Romagna, con un vino ciascuno (top100.winespectator.com).

Il primo tra i 20 Light Whites in classifica è l’Attems Pinot Grigio Venezia Giulia 2015, ma nella stessa categoria troviamo anche il Tiefenbrunner Pinot Grigio Vigneti delle Dolomiti 2015, alla n. 19, e lo Zenato Lugana San Benedetto 2015 alla n. 20. Sono 20 anche i Rich Whites, dove le etichette del Belpaese si devono accontentare di posizioni meno nobili: alla n. 14 c’è il Librandi Val di Neto Bianco Critone 2014, alla n. 15 il Soave San Brizio 2014 La Cappuccina ed alla n. 20 il Gavi 2015 Villa Sparina. Ma la performance migliore, per i vini italiani, è nella categoria degli Elegant Reds: alla posizione n. 1 c’è il Chianti Classico 2012 di Rodàno, seguito alla n. 2 dal Chianti Colli Senesi Castello di Farnetella 2013 di Fèlsina, mentre alla n. 7 si piazza la Barbera d’Asti Tabaren 2015 di Icardi, con il Nero d’Avola Sicilia Lamùri 2013 di Tasca d’Almerita che conquista la posizione n. 19.
Un solo italiano, invece, tra i 20 Big Reds scelti dal magazine diretto da Thomas Matthews, l’Aglianico del Vulture Pipoli 2013 dei Vigneti del Vulture, alla n. 15. Sono appena 11, in tutto, i Rosé in classifica nella “100 Top Values of 2016”, di cui due italiani: il Centine Rosé 2015 di Castello Banfi, alla posizione n. 6, ed il Salento Rosato Five Roses 2015 di Leone De Castris alla n. 11. Infine, gli Sparkling, 9 etichette da tutto il mondo ed un evidente dominio italiano, che si estrinseca in 4 espressioni diverse di bollicine dello stivale: alla posizione n. 3 c’è il Moscato d’Asti Bosc d’la Rei 2014 di Beni di Batasiolo, seguito alla n. 5 Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore 2015 Col Vetoraz, con il Lambrusco Emilia Rosso Labrusca 910 di Lini Oreste & Figli alla n. 6 ed il Brut Rosé Il Fresco di Villa Sandi alla n. 9.

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