Wine2Wine - Il packaging rappresenta dal 52% al 75% del valore di una singola bottiglia di vino e il wine design è un irrinunciabile leva di business per un’azienda. Così Luca Fois, creative advisor e docente Politecnico Milano

“Le analisi ci dicono da anni che fatto 100 il valore di una bottiglia di vino, il 52% è rappresentato da ciò che non è vino: vale a dire il brand, l’etichetta, il packaging, la comunicazione. In taluni casi, questa percentuale sale al 75% quando un vino non è conosciuto e deve ancora posizionarsi. In Italia abbiamo tanti vini che devono ancora essere conosciuti”. Lo ha spiegato, oggi, a Wine2wine, evento b2b di VeronaFiere, da Luca Fois, creative advisor e docente a contratto del Politecnico di Milano, nell’incontro dedicato all’importanza del packaging, e, più in generale, del wine design, per il mondo del vino.
Un packaging studiato nei minimi particolari rassicura, infatti, il consumatore sull’effettiva corrispondenza tra la qualità dell’involucro e del prodotto in esso contenuto e quindi stimola la propensione all’acquisto. Inoltre, un packaging curato e di qualità aiuta a creare e aumentare la brand awareness della cantina. Il packaging risulta sempre più determinante nella decisione di acquisto del consumatore quando, davanti allo scaffale, deve scegliere tra vini non solo dello stesso livello qualitativo, ma addirittura della stessa tipologia. Come spiegato da Fois, “noi del Politecnico di Milano abbiamo un corso post laurea che si intitola Wine Design, riti oggetti e territori per far sistema intorno al vino. Innanzitutto cosa è il design: è cultura e metodo di progetto. Noi non ci occupiamo di progettare un vino, di questo si occupano gli enologi e i viticoltori, ma ci occupiamo di tutto ciò che ruota intorno al vino”. In questo senso, ha detto ancora, “il design e il wine design si occupano di tutti i valori aggiunti, materiali e immateriali, che vanno oltre al prodotto vino”.
Secondo Fois, “il design, come metodo di cultura e di progetto, è uno strumento di sviluppo di un’azienda, uno strumento per la sua qualificazione e internazionalizzazione” che “lavora sulle emozioni e sensibilità del consumatore, per comunicare la qualità di un prodotto. Tutto questo viene dal packaging, dalla bottiglia, dal nome, dallo story telling e dalla cultura di un prodotto, fino ad arrivare alla progettazione delle cantine. Sono tanti gli ambiti nei quali il design è una leva di sviluppo per il business”.