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L’Inghilterra terra di grandi vini, come la Francia, dal Pinot Grigio al Merlot, dal Sauvignon Blanc allo Chardonnay. Non è un sogno, ma la realtà. O almeno, quella del 2100, come rivela uno studio dei ricercatori dello University College di Londra

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Nel 2100 il Regno Unito sarà terra di grandi vini per il cambiamento del clima dice uno studio dello University College di Londra

Avanti di questo passo, la Gran Bretagna diventerà presto terra di grandi vini, parzialmente lo è già, con il Sud dell’Inghilterra sempre più vitato, ma prima o poi, sfruttando a proprio vantaggio quella che, in realtà, è una piaga planetaria, ossia il riscaldamento climatico, sarà in grado di fare concorrenza ai più blasonati terroir di Francia ed Italia. Quando? Approssimativamente nel 2100, difficilmente saremo così fortunati da vivere una svolta epocale del genere. La previsione è dei ricercatori dello University College di Londra, che spiegano come in certe zone, da Peckham a Milton Keynes, le condizioni stanno diventando sempre più favorevoli alla coltivazione di vitigni come il Sauvignon Blanc e lo Chardonnay, sempre che la realtà rispetti la teoria, che prevede da qui ai prossimi 85 anni un innalzamento delle temperature di 2,2 gradi ed un aumento delle precipitazioni del 5,6%.

L’area tra Newcastle ed Edimburgo, così, potrebbe rivelarsi il terroir d’elezione del Pinot Grigio, mentre l’estuario del Tamigi sarebbe perfetto per il Malbec. “Questo studio - spiega il professor Mark Maslin, ricercatore dello University College - potrebbe farci ripensare a come sarà la mappa del vino mondiale, e non solo inglese, nel futuro. Certo, ci sono tante altre variabili da tenere in conto, dall’esposizione alla composizione dei terreni, e poi c’è il lavoro in cantina, che è una vera e propria arte”. Ma lo studio non sorprende il ceo della Wine and Spirit Trade Association, Miles Beale, che ricorda come “negli ultimi dieci anni le superfici vitate, in Uk, sono praticamente raddoppiate, e cresceranno di un altro 50% da qui al 2020. Del resto, il guadagno per un acro di terra a uso agricolo è di circa 300 sterline, mentre la coltivazione dell’uva ne porta 3.000, e se ad essa si affianca un’azienda enoica il ritorno è addirittura di 30.000 sterline. La vite è una grande notizia per la nostra comunità agricola, ed è destinata a diventare la protagonista dei prossimi decenni”.

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