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Verona, solo good news: la città scaligera sarà l’unica rappresentante per l’Italia tra le “Great Wines Capitals”, Vinitaly viaggi verso il tutto esaurito e VeronaFiere, come anticipato da WineNews, è pronta a diventare una Spa e a sbarcare in Borsa

Sarà Verona l’unica rappresentante per l’Italia delle capitali enoturistiche internazionali: l’accordo con la “Great Wines Capitals”, la rete che riunisce 10 grandi città (Adelaide, Bilbao, Bordeaux, Cape Town, Mainz, Mendoza, Porto, San Francisco, Valparaiso e, adesso, Verona) nel cuore delle regioni vitivinicole più importanti del Vecchio e del Nuovo Mondo, è stato raggiunto a Porto, ma non è l’unica buona notizia per la città scaligera (oggi riportata dal quotidiano Corriere del Veneto by Rcs, ndr). Tutt’altro, perché Vinitaly, il salone di riferimento per il mondo del vino italiano, di scena dal 9 al 12 aprile 2017 (www.vinitaly.com), viaggia già verso il tutto esaurito, e VeronaFiere, il più importante player fieristico e di promozione del made in Italy agroalimentare nel mondo, che ha proprio in Vinitaly il suo fiore all’occhiello, è pronta a diventare una Spa, e punta alla Borsa di Milano.
La notizia WineNews l’aveva anticipata già questa estate (qui: http://bit.ly/2fktful), e adesso è arrivato anche l’ok della Giunta della Regione Veneto al piano di riordino voluto dal presidente Maurizio Danese e dal direttore generale Giovanni Mantovani. Per il via libera, a questo punto, serve solo l’assenso dell’assemblea dei soci, fissata per il prossimo 29 novembre.
L’Ente Autonomo per le Fiere di Verona (ente di diritto pubblico, ancorché già operante in regime privatistico) diventerà, quindi, una società per azioni. Una scelta approvata all’unanimità dal cda in luglio, che ha dato via alla procedura che porterà la fiera veronese (i cui soci ad oggi sono Comune di Verona, Fondazione Cariverona, Camera di Commercio di Verona, Banca Popolare di Vicenza, Società Cattolica di Assicurazione, Banco Popolare, Veneto Agricoltura, Provincia di Verona, Intesa San Paolo, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise, Immobiliare Magazzini srl e Regione Veneto, come si legge su www.veronafiere.it) al nuovo assetto.
C’è da capire se VeronaFiere, in questa nuova avventura, andrà da sola o, come trapelato in estate, con qualche partner, come la Simest, la finanziaria “di Stato”, che già collabora con l’Ente in Veronafiere do Brasil, ndr) e che arriva dopo i buoni risultati di esercizio del primo trimestre 2016: 11%, pari a 8 milioni di euro sull’esercizio precedente a parità di perimetro.

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