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L’“internet delle cose” in vigna: ecco il sistema TracoVino, ideato dalla tedesca MyOmega su tecnologia Intel, che fornisce in tempo reale ogni tipo di informazione sul vigneto. Applicato per la prima volta nella Mosella, dalla storica famiglia Haart

Nell’era dell’“internet delle cose”, l’informatica è sempre più presente anche tra i vigneti del mondo. È il caso, tra gli altri, di TracoVino, sistema per il monitoraggio e la gestione del vigneto ideato dalla società tedesca MyOmega (https://goo.gl/nH2ydA), basata su tecnologia Intel, uno dei leader dell’informatica a livello mondiale.
Un sistema che, attraverso una serie di sensori in vigna, auto-alimentati con pannelli solari, che in tempo reale, grazie ad un apposita app, consente di avere informazioni costanti sulla temperatura e l’umidità dell’aria e del suolo, sul livello di ph nel terreno e sulla presenza di sostanze nutrienti, sull’intensità della luce, sullo stato dell’apparato fogliare della vite e così via a, per una gestione sempre più “di precisione” della vigna.


Con dati che possono essere consultati da ogni dove, in tempo reale, e grazie ai quali si può decidere se e come intervenire, e soprattutto, grazie a dei software, creare modelli previsionali specifici per ogni vigneto.
A sperimentare per prima il sistema TracoVino, in un connubio tra futuro e passato, è stata la famiglia Haart (www.haart.de), la più antica famiglia di vignaioli della Mosella, uno dei territori più prestigiosi ed affascinanti del vino mondiale, dove è presente dal 1337.

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