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Con 600 ettari su 3.500, l’azienda più grande della Toscana e 50 cantine già “operative” o in conversione, il territorio del Brunello è sempre più bio: se ne parla nel convegno “Coltiviamo la salute”, con MontalcinoBio (Montalcino, 21-22 ottobre)

Con 600 ettari su 3.500, le aziende più grandi della Toscana (Castelgiocondo - con 324 ettari, di cui 264 a vigneto, 15 oliveto e 45 seminativo - e Tenuta Col d’Orcia, con i suoi oltre 140 ettari bio) e quasi 50 cantine tra grandi, medie, piccole e piccolissime già “operative” o in via di conversione, anche il territorio del Brunello, è sempre più bio. Tanto che, al di là dei numeri, la filosofia produttiva biologica si è fatta strada con la nascita di “Montalcino Bio”, un distretto bio, che metterà il tema al centro del convegno “Coltiviamo la salute, a Montalcino - Sostenibilità di vita, ambientale, economica”, di scena domani e il 22 ottobre a Montalcino. “Montalcino Bio”, nato nel 2015, è un Comitato sottoscritto da rappresentanti di aziende vitivinicole, attività commerciali, professionisti e privati cittadini, con l’obiettivo di realizzare un “Distretto Bio/Naturale”, intendendosi l’area geografica corrispondente al territorio del Comune di Montalcino dove agricoltori, allevatori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni, in accordo tra loro, gestiranno, in maniera sostenibile, le risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo per arrivare alla promozione dei prodotti biologici, al fine del raggiungimento del pieno sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali di detto territorio.

Nel convegno di Montalcino, tra gli altri, porteranno il loro contributo l’Ambasciatore della Colombia Juan Mesa Zuleta, alla sua prima visita ufficiale in Italia, che parlerà di agricoltura - in particolare quella bio - come protagonista ed elemento strategico per lo svolgimento del processo di pace in corso nel suo Paese (il Nobel per la Pace 2016 è il presidente Juan Manuel Santos, ndr) e vettore strategico per il suo rilancio economico, Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e Riccardo Garosci, presidente Comitato Educazione Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati (che ha annunciato la ripresa dell’esame del provvedimento di legge che riguarda l’agricoltura biologica Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico, primo firmatario Massimo Fiorio, calendarizzandola a partire dalla seconda metà di novembre), l’europarlamentare Nicola Danti, vice presidente Imco-Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, Evelina Flachi, presidente Fei-Fondazione per l’educazione alimentare, il biologo nutrizionista Davide Guarnaccia, docenti e studiosi delle Università di Firenze, Ferrara e Venezia, il giornalista Cosimo Torlo, Mario Pappagallo, firma del “Corriere della Sera”, e “Il Gastronauta” Davide Paolini. Ci sarà anche il Pastificio Fabbri, storico mastro pastaio toscano nel cuore del Chianti, con Giovanni Fabbri a raccontare ed insegnare ad adulti e bambini, le nozioni di base per fare la pasta utilizzando le diverse farine di grano antico.

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