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Montalcino-San Giovanni d’Asso, da fusione dei Comuni “del Brunello” e “del Tartufo” nuove prospettive di promozione territoriale. E sul disciplinare di Brunello e Rosso “non servono modifiche, tutto resta come è” dice il direttore Consorzio, Pondini

La fusione dei comuni di Montalcino e San Giovanni d’Asso, che salvo sorprese, dopo il referendum dei giorni scorsi, diventerà operativa nel 2017, è la prima che riguarda un territorio del grande vino italiano, come è quello del Brunello di Montalcino. Con Montalcino che, assorbendo San Giovanni d’Asso, resterà il Comune del Brunello, e diventerà anche quello di un’altra eccellenza del gusto, i Tartufi delle Crete Senesi. Un mix che apre nuovi potenziali scenari in termini di promozione enogastronomica del territorio.

Mentre, sul fronte del vino, tutto o quasi resta come è senza particolari procedure da dover attivare a tutela del Brunello di Montalcino, tra i vini più pregiati d’Italia e del mondo, e del Rosso di Montalcino, come ha spiegato a WineNews il direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino, Giacomo Pondini: “a livello di Brunello (Docg) e di Rosso (Doc) di Montalcino non cambia nulla, perchè il territorio di produzione, come è scritto nel disciplinare, è quello dell’attuale Comune di Montalcino, e quello rimane. Non c’è da fare nessuna modifica al disciplinare”.
Ed in effetti, nei disciplinari dei due vini più importanti del territorio aggiornati alla data del 27 ottobre 2015 (www.consorziobrunellodimontalcino.it), in entrambi i casi all’articolo 3 (zona di produzione delle uve), è scritto che questa “comprende l’intero territorio amministrativo del Comune di Montalcino in provincia di Siena, così come delimitato alla data dal 30 novembre 2011, data di approvazione del disciplinare di produzione consolidato)”.

Nessuna modifica al disciplinare per mantenere lo status quo, dunque, è per ora necessaria. Quello che cambierà, invece, sarà la possibilità, per le cantine che attualmente ricadono nel Comune di San Giovanni d’Asso di potere indicare, nei vini Igt Toscana, Montalcino come luogo di imbottigliamento, visto che da gennaio 2017 sarà quello il loro nuovo Comune.
“Ma le cantine di San Giovanni d’Asso non sono molte, e poi comunque ci sono le regole sull’etichettatura che regolano la dimensione dei caratteri per ogni indicazione in etichetta. Non credo che ci saranno problemi potenziali di confusione sul mercato, non è un aspetto che ci desta particolari preoccupazioni”, spiega Pondini.

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