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Se il Governo Uk “snobba” il vino italiano: secondo i dati della cantina governativa pubblicati dal magazine inglese “Decanter”, tra il 2015 ed il 2016, neanche una bottiglia made in Italy è stata stappata nelle occasioni ufficiali …

Italia
Il Governo Uk “snobba” il vino italiano

Se il Governo Uk “snobba” il vino italiano: secondo i dati della cantina governativa pubblicati dal magazine inglese Decanter, tra il 2015 ed il 2016 (dato aggiornato ad aprile 2016, ndr), neanche una bottiglia made in Italy è stata stappata nelle occasioni ufficiali.

Una particolare lista (da cui sono esclusi i vini da aperitivo, ndr) dove domina di gran lunga la Francia tra i vini fermi (la Borgogna è il territorio più gettonato, con 558 bottiglie tra bianchi e rossi, seguita da Bordeaux con 444, e poi Alsazia con 116, Rhone con 51 e Loira con 22), mentre tra gli sparkling quelli “autoctoni” prodotti in Inghilterra e Galles, con 286 bottiglie stappate, doppiano lo Champagne, a 134.
Ma se nella lista delle bottiglie aperte figurano anche la Germania (con la Mosella), il Portogallo (con il Porto), il Sudafrica, la Nuoave Zelanda, la Spagna, l’Australia, il Cile e persino l’Austria, neanche un vino italiano risulta essere stato servito. Non un dramma, ovviamente, visto che l’Italia, sorpattutto grazie al boom del Prosecco, ha nel Regno Unito uno dei mercati stranieri più importanti, il terzo in assoluto dopo Usa e Germania.

Ma un dato curioso, in ogni caso, in un Paese dove il made in Italy enogastronomico è assai popolare (come del resto lo è praticamente in tutto il mondo) e che, visto il suo forte rapporto qualità/prezzo, è ancora più insolito se si pensa alla “spending review” messa in atto negli ultimi anni, con molte etichette pregiate della cantina di Lancaster House, sede di rappresentanza del Governo Uk, vicino a Buckingham Palace (il cui valore è stimato in 3 milioni di sterline), che sono state vendute a più riprese, per essere sostituite con altre dai costi più ragionevoli. Come, riporta ancora Decanter, le 6 bottiglie di Château Latour 1961 recentemente passate di mano a clienti privati, come Farr Vintners, l’ambasciata Britannica di Parigi ed il Saintsbury Club, che hanno fruttato 40.000 sterline ...

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