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Dal 1978 al 2010: un percorso d’eccezione tra vecchie annate di grandi griffe dei due vini del Belpaese più celebrati dalla critica italiana ed internazionale. Ecco “BaroloBrunello” di “Wine Zone”, il 12-13 novembre, a Montalcino

Barolo Paolo Scavino 1978, Brunello di Montalcino Lisini 1985, Brunello di Montalcino Caprili Riserva 1990, Brunello di Montalcino Il Marroneto 1998, Barolo San Giovanni G.Alessandria 2001, Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento Col d’Orcia 2001, Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2003, Brunello di Montalcino Canalicchio 2004, Barolo Riserva Case Nere Voerzio 2005, Barolo Rinaldi Brunate Le Coste 2005, Barolo Gavarini vigna Chiniera Elio Grasso 2005 e Barolo Giovanni Rosso Ceretta 2005, e l’anteprima del Brunello di Montalcino Riserva 2010 dell’Azienda Baricci Colombaio di Montosoli (proprietaria della tessera numero uno del Consorzio del Brunello che con l’annata 2010 ha prodotto la sua prima Riserva dopo sessant’anni di storia): sono solo alcune delle più e meno vecchie annate che gli appassionati potranno degustare il 12-13 novembre, a Montalcino, per “BaroloBrunello” (www.barolobrunello.it), organizzato da “Wine Zone” (www.wine-zone.it), un format dedicato ai due vini italiani più celebrati dalla critica nazionale e mondiale, la n. 3, che sarà di scena nel trecentesco Complesso di Sant’Agostino di Montalcino per una due giorni d’eccezione.

E sulle altre prestigiose annate che si potranno degustare (di cantine come Boroli, Comm. G.B. Burlotto, Castello di Verduno, Cavallotto, Ceretto, Damilano, Elvio Cogno, Elio Grasso, Ettore Germano, Ferdinando Principiano, G.D. Vajra, Gianfranco Alessandria, Giovanni Rosso, Giulia Negri, Giuseppe Rinaldi, Marengo, Paolo Scavino, Parusso, Renato Ratti, Roberto Voerzio e Vietti per il Barolo; Altesino, Baricci Colombaio Montosoli, Canalicchio di Sopra, Capanna, Caprili, Casanova di Neri, Cava d’Onice, Col d’Orcia, Cupano, Il Marroneto, Il Poggione, La Mannella, Le Ragnaie, Lisini, L’Uccelliera, Mastrojanni, Poderi Salicutti, Pietroso, Poggio di sotto, Salvioni, Talenti e Tenuta le Potazzine, per il Brunello), “possiamo garantire che chi ama il Barolo e il Brunello non rimarrà certo deluso. Le altre sorprese le sveleremo a Montalcino”, commenta Andrea Zarattini , che promuove l’evento. In cui, per una sera, il cuore storico di Montalcino avrà un ristorante stellato: nel Chiostro di Sant’Agostino a cucinare per la cena di gala sarà lo chef Roberto Rossi del Ristorante Il Silene di Seggiano (una stella Michelin), con i produttori al tavolo e vecchie annate di Barolo e Brunello in formato magnum che accompagneranno i piatti.

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