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Vino senza confini: la Cina “campione del mondo” di degustazione alla cieca, davanti a Francia e Usa. Posizione n. 18 (su 21) per l’Italia. Il verdetto dei “Championnats du Monde de Dégustation”, organizzati dalla prestigiosa “Revue du Vin de France”

Italia
Nel Championnats du Monde de Dégustation vince la Cina

In un mondo del vino che cambia rapidamente, e che amplia sempre più i propri confini, produttivi e culturali, può succedere che la nazionale campione del mondo venga anche da Paesi che si sono affacciati relativamente da poco sullo scenario enoico mondiale. E, così, accade che è quella di Cina la squadra vincitrice dei “Championnats du Monde de Dégustation”, organizzati dalla prestigiosa “Revue du Vin de France”, andati in scena a Château du Galoupet, nella Côtes de Provence dove, l’8 ottobre, team di sommelier e wine writer di tutto il mondo si sono affrontanti in una degustazione alla cieca di 12 vini (6 bianchi e 6 rossi), prodotti in ogni angolo del pianeta (dal Sudafrica alla Nuova Zelanda, dalla Germania alla Francia, dal Libano all’Italia, dall’Australia agli Usa alla Spagna), di cui dovevano scoprire il vitigno principale, il Paese d’origine, la denominazione, il produttore e l’annata. Ebbene, il team cinese, formato da Chunxia Liu, Tze Chien Chen, Xi Chen, Xianchen M. Ma e dal coach Brice Leboucq, è stato il più bravo, totalizzando 108 punti, davanti alla “nazionale” di Francia con 102 (Christophe Boyet, Emmanuel Olive, François Breteau e Vincent Mercier) e quella degli Stati Uniti (John Vilja, Scott Lewis, Kristen Shubert, Ulf Palmnäs), sul gradino più basso del podio con 100 punti.
Una “sentenza”, quella del concorso, che come tutte vale quel che vale, ma che conferma quanto la passione per il vino, e la voglia di conoscerlo e di studiarlo bene, si stia radicando in Cina, Paese che non fa mistero delle proprie ambizioni (forse sottovalutate), anche a livello produttivo, nel settore, di voler diventare uno dei big player sui mercati enoici del mondo.
Tornando al mondiale, l’Italia (rappresentata da Andrea Podazza, Stefania Turato, Valerio Sisti, Alessandro Barbieri e dal coach Pierre-Yves Challier), su 21 Nazioni partecipanti, si è classificata appena 18esima, con 48 punti, davanti a Bielorussia, Giappone e Principato di Monaco, e dietro, oltre alle prime 3, anche a Belgio, Principato di Andorra, Sudafrica, Finlandia, Lussemburgo, Polonia, Spagna, Regno Unito, Russia, Svizzera, Svezia, Ungheria, Portogallo e Argentina.
Ma, d’altronde, come hanno commentato gli stessi vincitori (https://goo.gl/d5McwY), in una degustazione alla cieca, “il 50% è dovuto alla preparazione e alla conoscenza, il 50% alla sorte” ...

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