“Nel retro etichetta delle bottiglia di acqua c’è la composizione del contenuto, si arriverà inevitabilmente a fare la stessa cosa per i vini”: così il Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia. “Garanzia per consumatori, produttori e territori”

Un’etichetta del vino che riporti tutte le informazioni sul prodotto, come avviene per tanti alimenti e persino per l’acqua? È una questione su cui si dibatte da tempo in Europa (e che WineNews, nel suo piccolo, ha già realizzato qualche anno addietro, ndr), e sulla quale si cerca una sintesi tra le pulsioni di chi si occupa di sanità e di informazione al consumatore, che vorrebbe una sorta di etichetta bugiardino, e il mondo produttivo che, più che opporsi, chiede di arrivare a questo obiettivo per vie diverse, come la pubblicazione sui siti internet di tutte le informazioni possibili sul contenuto del vino, per non complicare ancora di più le operazioni di etichettatura.
Tema su cui è tornato, in questi giorni, l’ex Ministro delle Politiche Agricole e oggi presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha detto: “nel retro etichetta della bottiglia di acqua minerale c’è la composizione del contenuto, si arriverà inevitabilmente a fare la stessa cosa per i vini”. E Zaia invita i produttori veneti, ed in particolare quelli del Prosecco, al centro di qualche polemica sull’impatto ambientale dei trattamenti, a dare l’esempio: “oggi i vini non hanno nessun problema, in base
alle analisi che vengono fatte, ma è altrettanto vero che i trattamenti in campagna andranno, anch’essi inevitabilmente, in direzione dell’ecosostenibilità totale”.

Per questo, secondo Zaia, un’etichetta in cui scrivere tutta al composizione del vino, da un lato garantirebbe di più i consumatori, ma dall’altro valorizzerebbe anche il lavoro dei produttori, con un trasparenza che, secondo Zaia, gioverebbe anche ai territori vinicoli. Del Veneto e del Prosecco in primis, che punta a vedere le colline di Conegliano e Valdobbiadene riconosciute come Patrimonio Unesco.