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Italia protagonista tra i migliori vini al mondo nella “New York Wine Experience” di “Wine Spectator” (20-22 ottobre, New York): 49 produttori del Belpaese su oltre 250, focus sul Brunello di Montalcino 2010, Masi e Il Palagio di Sting e Trudie Style

Italia
Tanta Italia alla New York Wine Experience 2016 di Wine Spectator

L’Italia del vino è regina in Usa e lo sarà, come sempre, anche in uno degli eventi più celebri dedicato a Bacco negli States, ovvero la “New York Wine Experience” firmata dalla prestigiosa rivista “Wine Spectator”, di scena dal 20 al 22 ottobre al Marriott Marquis Hotel New York City. Una tre giorni davvero esclusiva e per super-appassionati (i biglietti sono in vendita a 2.495 dollari a persona, www.nywineexperience.com), che riunirà i vini migliori del mondo (ammessi solo quelli valutati almeno 90/100 dai degustatori della rivista che hanno ricevuto il “Critics’ Choice Award”), in un “Grand Tasting” dove saranno gli stessi produttori a servire gli appassionati, con le firme del Belpaese grandi protagoniste.

Ai tavoli, tra griffe provenienti da 15 paesi del mondo, inclusi “mostri sacri” come Château Margaux e Château d’Yquem, Dominus, Álvaro Palacios, Vega Sicilia o Penfolds, solo per citarne alcuni, il Belpaese sarà rappresentato da nomi come Allegrini, Altesino, Castello di Ama, Antinori, Avignonesi, Castello Banfi, Marchesi di Barolo, Tenuta di Biserno, Brancaia, Ca’ Marcanda, Carpineto, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Pio Cesare, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Donatella Cinelli Colombini, Aldo Conterno, Romano Dal Forno, Falletto di Bruno Giacosa, Livio Felluga, Fèlsina, Ferrari F.lli Lunelli, Fontodi, Frescobaldi, Fuligni, Gaja, Bibi Graetz, Jermann, Masciarelli, Masi, Masseto, Mastroberardino, Mastrojanni, Mazzei, Ornellaia, Siro Pacenti, Planeta, Il Poggione, Renato Ratti, San Felice, Tenuta San Guido, Paolo Scavino, Suavia, Terre degli Svevi, Valdicava, Vietti, Castello di Volpaia e Zenato.

Ma il vino italiano sarà protagonista anche in altri importanti momenti di quello che considerato il “weekend enoico” più esclusivo degli Stati Uniti: con il Brunello di Montalcino 2010 de Il Poggione, presentato dal produttore Alessandro Bindocci, e con l’Amarone della Valpolicella Classico Serègo Alighieri Vaio Armaron 2008 di Masi, presentato da Raffaele Boscaini, del tasting dedicato ai primi 10 vini della “Top 100” 2015 di “Wine Spectator”, una delle più prestigiose classifiche del mondo, e ancora nel focus dedicato al Brunello di Montalcino annata 2010, con quattro diverse etichette, anche in questo caso presentate direttamente dai produttori, selezionate per “sottolineare i differenti stili e sottozone” del territorio: il Brunello di Montalcino Riserva 2010 di Altesino, con Elisabetta Gnudi Angelini, il Brunello di Montalcino Riserva 2010 di Donatella Cinelli Colombini, il Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2010 di Mastrojanni, con Riccaro Illy, ed il Brunello di Montalcino Campogiovanni 2010 di San Felice presentato da Leonardo Bellaccini.
E, ancora, negli eventi dedicati alla “Wine Stars”, ovvero ai vini eccellenti prodotti da personaggi famosi, ci sarà ancora un pizzico di Italia con il Sister Moon 2011 de Il Palagio, la tenuta in Toscana del cantante Sting e della moglie Trudie Styler.

E, tra i grandi ristoratori d’America chiamati a curare la parte gastronomica dell’evento, ci sarà anche Piero Selvaggio, patron, tra gli altri, del Valentino di Santa Monica, uno dei ristoranti italiani più famosi e apprezzati negli States.
Tra gli “highlights” della kermesse, da segnalare anche un focus sui Cabernet Sauvignon della California e, soprattutto, una verticale di Château Lafite Rothschild Pauillac (2012, 2010, 2009, 2005, 1995 e 1985), presentata dal Baron Eric de Rothschild in persona.

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