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Il Premier Matteo Renzi prosegue il giro di “consultazioni” nel mondo del wine & food: ieri la visita alla Cantina Il Pollenza, con la guida del patron-capitano d’impresa Aldo Brachetti Peretti, elogiando la qualità dei vini delle Marche

Il Premier Matteo Renzi prosegue il suo giro di “consultazioni” nel mondo del wine & food tricolore: ieri, è stata la volta del mondo del vino marchigiano a ricevere la visita del Presidente del Consiglio, in una delle griffe più celebri e celebrate della Regione, la Cantina Il Pollenza. A far da guida d’eccezione al Premier in quel di Tolentino (Macerata), il patron-vip della cantina, il conte Aldo Brachetti Peretti, “capitano d’impresa”, per oltre 50 anni alla guida del Gruppo Api-Ip, oggi appassionato produttore di vino.

Accompagnato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, in uno scambio di opinioni sul vino con Brachetti Peretti, la curiosità del Premier è stata proprio quella di sapere la soddisfazione che si prova nell’intraprendere con successo un altro mestiere dopo 54 anni di presidenza in un altro settore, avendolo lasciato ai figli. E da toscano, ha detto Renzi, va sottolineata la grandissima rivalutazione della Regione Marche nella produzione e nella qualità dei suoi vini, elogiando la cantina come ambasciatrice del suo territorio nel mondo e dei suoi vitigni, come il Trebbiano e il Montepulciano, ma anche autoctoni meno conosciuti come il Ribona, accanto ai vitigni internazionali. Chiedendo, poi, quali siano i Paesi di riferimento all’export, dalla Cina al Giappone, da Taiwan agli Usa e l’Uk.
Parafrasi del glossario politico a parte, vero è che, dopo il semestre dell’Expo 2015 Milano dedicata al cibo, dalla visita a Vinitaly 2016, per i primi 50 anni della rassegna internazionale del mondo del vino, all’aver ricevuto lo chef italiano n. 1 al mondo Massimo Bottura a Palazzo Chigi, fino a definire le prossime azioni per l’obbiettivo Fame Zero con il dg Fao Josè Graziano da Silva e il neo Ambasciatore dell’organizzazione Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, il vino e l’agroalimentare italiano trovano sempre posto nella fitta agenda di impegni del Presidente del Consiglio. Del resto, per Matteo Renzi, l’obbiettivo per il settore, che lui stesso ha lanciato, resta quello di raggiungere i 50 miliardi di euro di export agroalimentare made in Italy da qui al 2020, di cui 7,5 miliardi di euro dal vino.
Teatro della celebre battaglia di Tolentino tra l’esercito napoletano, guidato da Gioacchino Murat, e l’esercito austriaco nel 1815, Il Pollenza si estende per 230 ettari, di cui 80 vitati - per una produzione che supera 300.000 bottiglie, il 70% all’export - un’affascinante Tenuta immersa nelle colline maceratesi, con la grande barriccaia, le Barchesse, edifici del Cinquecento e del Settecento, riportati all’antico splendore. È qui che nascono etichette come Il Pollenza (blend di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot) e Il Pollenza Metodo Classico, ma anche l’Angera (100% Ribona). L’enologo Giacomo Tachis è stato per anni consulente della cantina, per poi passare il timone ad un altro illustre enologo italiano, Carlo Ferrini. Oggi l’enologo interno è Giovanni Campodonico.

Info:
www.ilpollenza.it

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