02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Vino venduto come Igt toscano e olio dichiarato italiano, ma contraffatti, per un giro d’affari sui 150.000 euro, scoperti dalla Procura di Siena in un’azienda agricola di Buoncovento. Contestati i reati di frode in commercio e contraffazione Ig

Vino venduto come Igt toscano e olio dichiarato italiano ma in realtà entrambi contraffatti per un giro d’affari sui 150.000 euro: sono cinque le persone di una società agricola di Buonconvento (Siena) a cui la procura contesta i reati di frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti alimentari con segni mendaci e contraffazione di indicazioni geografiche.
Le indagini, condotte dal comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Siena e coordinate dal Sostituto
procuratore della Repubblica Aldo Natalini, hanno permesso di accertare che sia il vino, sia l’olio contraffatti non derivavano da produzioni agricole aziendali, ma erano stati acquistati all’ingrosso allo stato sfuso. L’azienda aveva, poi, provveduto al confezionamento dei prodotti con accattivanti etichette evocative del paesaggio toscano e alla loro commercializzazione nel mercato statunitense e nel ristorante dell’agriturismo aziendale. I ricarichi sul prodotto finito, rispetto al prezzo di acquisto, in alcuni casi potevano arrivare al 700%.
Nel dettaglio la frode relativa al settore vitivinicolo attiene alla commercializzazione di una partita di quasi 10.000 bottiglie di vino bianco generico varietale, proveniente da varie parti d’Italia, falsamente etichettato come “Igt” Toscano, quindi con indicazione geografica contraffatta. Le bottiglie, ancora giacenti in azienda, sono state sottoposte a sequestro probatorio.
La frode accertata nel settore oleario riguarda, invece la commercializzazione di 1.000 confezioni di olio extra vergine di oliva falsamente dichiarato di origine italiana, che risulterebbe essere stato prodotto mediante miscelazione con olio extra vergine di oliva ottenuto da varietà di olive greche. In questo caso è stato inizialmente disposto il sequestro probatorio di 350 confezioni di olio irregolari ancora giacenti in azienda.
Successivamente il pm Natalini ha ordinato il declassamento del prodotto dalla categoria merceologica “olio di oliva extravergine italiano” alla meno pregiata categoria “olio di oliva vergine comunitario”, disponendo la restituzione della merce all’avente diritto sotto la reale categoria di appartenenza.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli