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La Fondazione Villa Russiz, con Casa Famiglia e cantina della Doc Collio, “patrimonio vitivinicolo, storico e sociale del Friuli”, in via di risanamento, “può guardare con fiducia al futuro”: così Debora Serracchiani, presidente Friuli Venezia Giulia

“Abbiamo compiuto un ottimo lavoro per risanare una situazione complicata e salvaguardato Villa Russiz: un patrimonio vitivinicolo, storico e sociale straordinario per tutto il Friuli Venezia Giulia. Non siamo ancora alla fine di questo percorso, però possiamo guardare con più fiducia nel presente e nel futuro”. Lo ha affermato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ieri in occasione della visita alla Fondazione Villa Russiz di Capriva del Friuli, dove ha incontrato i lavoratori e i ragazzi ospitati nella Casa Famiglia, suo cuore pulsante accanto alla storica cantina fondata nel 1868 dall’agronomo illuminato Thedor de La Tour, richiamando l’impegno profuso per il risanamento della situazione economico-finanziaria, dopo l’ok degli Istituti di Credito, e per il rilancio delle attività dell’ente, che ha visto attivarsi la Regione, due Commissari, l’attuale, Marco Craighero, il dg Giulio Gregoretti, i dipendenti ed il Comune, dopo le vicende finanziarie degli ultimi anni che mettevano a rischio la sopravvivenza della stessa Fondazione (oberata da un ammontare di debiti attorno ai 5 milioni di euro, e per la quale si era parlato anche di un interessamento per la cantina da parte del patron di Eataly Oscar Farinetti).
“La Regione - ha continuato Serracchiani - continuerà a supportare l’ente perché crediamo nelle potenzialità di questo luogo, nel suo patrimonio, ovvero la Casa Famiglia (struttura che accoglie minori con situazioni di difficoltà) e l’azienda agricola (100 ettari di cui 50 coltivati a vigneti Doc Collio; i proventi dell’attività vitivinicola sono destinati alla gestione della Casa Famiglia) che devono continuare a rimanere insieme e, insieme, devono proseguire da un lato ad aiutare i ragazzi in difficoltà, dall’altro a realizzare un prodotto di qualità legato al nostro territorio che rappresenta il nostro migliore biglietto da visita per il futuro. Ora - ha concluso - consapevoli dell’importante lavoro attuato, dobbiamo recuperare la reputazione, la credibilità di Villa Russiz: la sua capacità di produrre un buon vino ma anche il ruolo di rilievo che riveste per il nostro tessuto sociale”.

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