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Dopo la “separazione” dal “The Wine Advocate” di Robert Parker, Antonio Galloni, con “Vinous”, è rimasto un punto di riferimento per la critica enoica, specie per il vino italiano, e adesso punta su Ian D’Agata per crescere ancora in Europa e in Asia

Italia
Antonio Galloni con Ian d’Agata

Dopo l’addio al celebre “The Wine Advocate”, nel 2013, in concomitanza con la cessione della testata ad un gruppo di investitori asiatici, e la “separazione”, dopo 10 anni, da Robert Parker, Antonio Galloni è rimasto un punto di riferimento per il mondo della critica enoica Usa, in particolar modo per il vino italiano, da sempre al centro del suo lavoro, che non ha fatto altro che “migrare” su un’altra piattaforma, “Vinous” (www.vinous.com), alla quale collaborano firme prestigiose come quelle di Stephen Tanzer (che nel 2014 ha ceduto a Galloni l’intero archivio di “International Wine Cellar”, fatto di 180.000 recensioni e 1.000 articoli) e Ian D’Agata. Che, dopo due anni di collaborazione, è pronto ad assumere un ruolo di primo piano in “Vinous”, quello di Senior Editor ed Head of Development for Europe & Asia, con il compito di guidare l’espansione della testata di Antonio Galloni nei due Continenti, attraverso una serie di iniziative che verranno rese note nelle prossime settimane.

“Con la sua enorme esperienza e le relazioni profonde instaurate in questi anni - spiega in un comunicato Antonio Galloni - Ian è perfettamente in grado di portare avanti la nostra crescita in entrambe le Regioni”. Del resto, il curriculum parla chiaro: Ian D’Agata, ad oggi, è consulente scientifico di Vinitaly International e direttore scientifico di Vinitaly International Academy, direttore creativo del Progetto Vino di Collisioni, collabora con “Decanter”, sia nella versione inglese che cinese, “Vinous” e “Taste Spirit”, oltre a far parte del team della rivista enologica francese sul web “Figaro Vin”. “Sono molto contento di questa promozione - racconta Ian D’Agata a WineNews - ottenuta sul campo, e non posso che ringraziare Antonio per la grande fiducia che ripone in me. Oggi come oggi Vinous è il punto di riferimento internazionale per il vino italiano, ed è per me è un grande onore potere contribuire alla sua crescita in Italia e nel mondo”.

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