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Osservatorio del Vino - Uiv: nel primo trimestre 2016 le vendite enoiche sul canale on trade (ristoranti, bar, enoteche, hotel, catering) crescono del 5,4% a volume e del 6,2% in valore. In gdo, invece, calano i volumi e restano stabili i valori

Sono gli spumanti a trainare i consumi fuori casa degli italiani nei primi tre mesi 2016, nel fondamentale canale on trade (ristoranti, bar, enoteche, hotel, catering), con un +9,5% in valore e un +6,8% in volume, seguiti dai bianchi fermi (+8,9% in valore e +5,7% in volume) e dai frizzanti (+6% in valore e + 23,5% in volume), mentre i rossi crescono, anche se di poco, in valore (+1,7%), ma calano in volume (-4,5%). A dirlo sono i numeri dell’Osservatorio del Vino della Uiv - Unione Italiana Vini (www.uiv.it), che parlano di un aumento complessivo delle vendite del 5,4% a volume e del 6,2% in valore nel primo trimestre 2016, ma l’Osservatorio del Vino, grazie alla partnership con Ismea, monitora anche le vendite in gdo: nei primi cinque mesi 2016 l’analisi sulla base dei dati Nielsen, evidenzia volumi in calo del 2%, e una sostanziale stabilità nei valori (+0,4% a 776 milioni di euro). Gli spumanti, anche in questo caso, sono il prodotto trainante, a +6% nei volumi e +7,3% a valore. I vini Dop crescono a valore (+2,4% a 310 milioni di euro) e calano lievemente a volume (-1%), con gli Igt che fanno registrare un calo dell’8% a volume e del 4% a valore, per una spesa totale di 171 milioni di euro nei cinque mesi.
“L’aumento complessivo delle vendite del 5,4% a volume e del 6,2% in valore nel primo trimestre 2016 - commenta il presidente Uiv Antonio Rallo - ci offre un quadro complessivo ottimistico, in linea con il trend riscontrato negli ultimi due anni. Dati che ci fanno ben sperare rispetto alla tendenza al ribasso nei consumi fuori casa che ha caratterizzato il periodo 2008-2013. L’Osservatorio del Vino apre finalmente una finestra sui consumi in un settore complesso come l’ho.re.ca.”. Oltre ai consumi nel settore ho.re.ca., però, l’Osservatorio del Vino, grazie alla partnership con Ismea, monitora anche le vendite in gdo: nei primi cinque mesi 2016 l’analisi sulla base dei dati Nielsen, evidenzia volumi in calo del 2%, e una sostanziale stabilità nei valori (+0,4% a 776 milioni di euro). Gli spumanti, anche in questo caso, sono il prodotto trainante, a +6% nei volumi e +7,3% a valore. I vini Dop crescono a valore (+2,4% a 310 milioni di euro) e calano lievemente a volume (-1%), con gli Igt che fanno registrare un calo dell’8% a volume e del 4% a valore, per una spesa totale di 171 milioni di euro nei cinque mesi.
Nei singoli punti vendita dell’on trade, le vendite al dettaglio aumentano del 5,8% a valore e del 4,4% a volume, con hotel e catering a guidare, a +10% a valore e +12,5% a volume, seguiti dai ristoranti (+7,3% valore e +10,8% volume), dai wine bar (+3,8% valore e +2,5% volume) e dalle enoteche (+3% valore e -10% volume), mentre le vendite all’ingrosso fanno rilevare un aumento del 7,3% a valore e del 7,6% a volume.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo anno di attività di ricerca e studio del settore on trade con l’Osservatorio del Vino - conclude Antonio Rallo - le aziende hanno, per la prima volta, un quadro dettagliato ed aggiornato del mercato dell’horeca, completato dai dati di sistema su tutto il comparto attraverso la partnership con Ismea, Crea e Bocconi. Ora, l’obiettivo è di incrementare la base delle aziende monitorate per rendere lo strumento ancora più preciso ed efficace, consentendo così all’imprenditore di basare le proprie scelte su dati certi e guadagnare in competitività”.

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