02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

I consumi di vino nel mondo, nel 2016, potrebbero diminuire ancora: -0,5%, secondo le previsione dell’International Wine & Spirit Research. Giù i vini fermi, crescono le bollicine. Tra i mercati più importanti, crescita prevista solo in Usa (1,7%)

Italia
Consumi di vino in calo nel 2016 secondo i dati di International Wine e Spirit Research

Se il 2016 del mercato del vino a livello mondiale sembra cominciato bene, come raccontano i numeri di “Wine by Numbers” (7,5 milioni di ettolitri scambiati, per un valore di 3,7 miliardi di dollari, in crescita sullo stesso periodo del 2015, rispettivamente, del +5% e del +6%, se si guarda sono il vino imbottigliato), a fine anno, sul fronte dei consumi, i numeri potrebbero meno positivi. Anzi, potrebbero addirittura virare in territorio negativo, almeno guadando alle previsioni del “Global Database 2016” International Wine & Spirit Research, analizzato da WineNews, che prevede un saldo negativo dello 0,5% nel complesso, su un 2015 che, peraltro, a livello globale, ha già perso lo 0,3% sul 2014, con un totale che si è attestato a 2,611 miliardi di casse da 9 litri. Previsione che, se confermata, rappresenterebbe un’altra piccola, ma significativa (e soprattutto tendenziale) riduzione dei consumi a livello mondiale, peraltro tutta imputabile ai vini fermi, il cui consumo è previsto in calo dello 0,7%, e che neanche la crescita degli sparkling wine, stimata in un +1,4% tra il 2016 ed il 2015, riuscirebbe a compensare.
Ovviamente, in un mercato globale assai variegato e complesso, le cose sono diverse da Paese a Paese. Tra i principali mercati del vino, secondo le previsioni dell’Iwsr, l’unico a registrare una crescita nei consumi sarà gli Stati Uniti, e questa è una buona notizia anche per l’Italia, che vede negli States il primo mercato straniero di riferimento in valore. Ma tra i Paesi consumatori di vino più importanti, è proprio il Belpaese quello che potrebbe accusare il calo maggiore, con un -2,8% previsto. Piuttosto negative le previsioni anche per Francia (-2%) e per la Cina (-2,5%), mentre Germania e Regno Unito dovrebbero contenere le perdite nell’ordine dello 0,3%.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli