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Tifare Italia con un vino di Barzagli e cantare la Marsigliese con un rosè di Provenza nelle “notti magiche” d’estate: ecco gli “Europei enoici” di WineNews con i piatti dello chef Andrea Sarri, guida dei Jre, e il commento tecnico di Licia Granello

Italia
Europei 2016, i consigli enoici, e non solo, di Winenews ...

Tifare Italia stappando un vino di Barzagli. Cantare la Marsigliese con i Bleus e un un rosè di Provenza, perfetto nelle “notti magiche” d’estate. Godere delle prodezze degli spagnoli Campioni in carica, come di un’etichetta di Iniesta. Sperare fino all’ultimo minuto nei tedeschi Campioni del Mondo con un Riesling della Mosella. E, finalmente, esultare al goal brindando con un Porto per un finale in bellezza, tutto portoghese. Alla vigilia degli Europei 2016 di Francia, patria di nouvelle cuisine e grandi vini, WineNews, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, fa scendere in campo le migliori formazioni “calcio-piatti-vini” delle Nazionali favorite e delle partite più belle, con i piatti ideati dallo chef Andrea Sarri, stella Michelin al Ristorante Sarri alle porte di Imperia e presidente Jre-Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia, i giovani chef dei Paesi in Nazionale, che mescolano i sapori delle squadre in lotta per la supremazia del pallone: “con l’Italia in campo, ho pensato un piatto nazionale che esalti il tricolore: Calamaretto ripieno di mozzarella di bufala in parmigiana liquida. Per la partita della Francia, che segna il debutto degli Europei, un piatto fresco ed estivo: Spiedo di pesci molluschi e crostacei su tiepido cous cous e salsa leggermente speziata. Per quando gioca la Spagna, una ricetta creativa e conviviale nello spirito spagnolo: una Tagliatella che sa di paella. Per il Portogallo? Baccalà, di cui è il più alto consumatore, cotto a bassa temperatura con patate soffiate e carbone di olive taggiasche”.
Un Europeo in salsa wine & food nel segno “di due passioni che si accompagnano virtuosamente sia che si tratti di una partita singola che di una finale - è il commento tecnico di Licia Granello, firma storica del giornalismo sportivo e wine & food editor del quotidiano La Repubblica - una tradizione consolidata nel nostro Paese, attorno ad una tavola da sempre apparecchiata con quello che oggi chiamiamo finger food. E se altrove si decide di mangiare prima o dopo la partita, noi lo facciamo sempre davanti alla tv. Magari stappando un buona bottiglia, adatta al clima allegro ed estivo”.
Fischio d’inizio dell’Italia con il Belgio (13 giugno, ora di cena) allo Stade des Lumières a Lione, tra i vigneti della Côtes du Rhône e del Beaujolais. E mentre la mente va alla “frittatona di cipolle, la familiare di Peroni, tifo indiavolato e rutto libero” del Fantozzi mondiale o ai commenti di Pizzul, grande appassionato di cucina e vini, la sfida tra gli Azzurri di Buffon e i Red Devils di Nainggolan e Mertens, favoriti (ahimè), si gioca anche nel bicchiere: vino o birra trappista? Per i patiti, le etichette sono quelle dei calciatori-vignerons: Andrea Barzagli, novello produttore a Case Matte in Sicilia, e Andrea Pirlo, “regista” a Pratum Coller a Brescia. Ma nelle sere d’estate e con i Calamaretti dello chef Sarri, si può spaziare anche tra le bollicine tricolori, dal Franciacorta al Prosecco e Trentodoc, o tra i bianchi autoctoni, dal Vermentino al Verdicchio, dagli altoatesini ai friulani, dal Trebbiano al Greco di Tufo. E vada come vada, in cantina un Brunello, un Barolo o un Chianti Classico non aspettano altro che d’esser stappati. Ma la prima partita, domani sempre ora di cena, spetta alla padrona di casa: la Francia di Evra e Pogba contro la Romania di Tătăruşanu e Chiricheş, allo Stade de France a Saint-Denis, a pochi passi dalla Champagne. In caso di vittoria dei Bleus di Deschamps, il brindisi è d’obbligo con le celebri bollicine, un Bordeaux o un grande rosso di Borgogna, ma anche un rosato di Provenza o un bianco della Loira, freschi come lo Spiedo di pescato di Sarri. Per tifare gli 11 di Iordanescu? Un Fateasca Neagra.
Nel cammino degli Ottavi, l’ultima Italia del Ct Conte, potrebbe incontrare la Spagna di Del Bosque o il Portogallo di Santos. In onore delle Furie rosse che hanno vinto gli ultimi Europei c’è il vino di Andrés Iniesta e della sua Bodegas Iniesta, ma anche vini nazionali come un Cava, un Rioja o un Trempanillo, per accompagnare le Tagliatelle italo-spagnole dello chef stellato. Per la Selecção di Cristiano Ronaldo e Pepe, all’ultima grande occasione della carriera in Nazionale? Per concludere in bellezza, dopo il Baccalà, ci vuole un buon Porto. E tra le sfide più belle, Inghilterra-Galles e Germania-Polonia, sono veri e propri derby, e non solo a suon di birra (16 giugno). Dalla loro i Three Lions di Rooney e Terry, allo Stade Bollaert-Delelis a Lens, hanno anche il Britanne, lo spumante inglese, contro i Dragoni di King e Bale, che giocano la prima partita al Matmut Atlantique, lo stadio tra i vigneti di Bordeaux (11 giugno). Le Aquile tedesche di Muller e Neuer, Campioni del Mondo in carica, affrontano i Bianco-rossi della coppia Milik-Lewandowski, allo Stade de France: da non perdere, con un ottimo Riesling della Mosella.

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