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Il più grande vigneto urbano d’Italia? Deve ancora veder la luce: nascerà nel 2017 a Frascati nei Castelli Romani, con la messa a dimora della Malvasia del Lazio su 5 ettari, a pochi passi dalla Cattedrale, per produrre Frascati a partire dal 2020

Testimoni di una produzione secolare, di vigneti l’Italia è ricca anche nelle sue più celebri città, da Venezia a Roma, da Brescia (dove sorge il Pusterla, 4 ettari, ad ora il più grande d’Europa ...) a Siena, da Aosta a Torino. Ma il vigneto urbano più grande d’Italia deve ancora veder la luce: nascerà, nel 2017, a Frascati, nei Castelli Romani, la patria di uno dei più celebri ed amati bianchi italiani cui dà il nome, in pieno centro storico a pochi passi dalla cattedrale, con la messa a dimora di 5 ettari di Malvasia del Lazio, vitigno autoctono molto identitario, destinato alla produzione di uve Frascati Superiore Docg a partire dalla vendemmia 2020, spiega l’enologo Lorenzo Costantini dell’azienda agricola Villa Simone, ideatrice del progetto. Un progetto che porterà al recupero di un terreno di 11 ettari incolto e abbandonato da tempo: nel 2006 l’area fu messa all’asta e dopo dieci anni di trafile burocratiche si ha ora il via libera all’impianto delle vigne, in un percorso che ha coinvolto il Comune di Frascati, il Parco dei Castelli Romani e la Regione Lazio.
“Il terreno attualmente incolto verrà piantumato a gennaio - spiega l’enologo Lorenzo Costantini - con la prima vendemmia a settembre 2020. La varietà prescelta è un autoctono molto identitario del nostro territorio, la Malvasia del Lazio, capace di dare eleganza ai vini. Fu pressoché abbandonata perché di bassa resa ma, nonostante il basso potenziale produttivo, abbiamo deciso di puntare su questa uva nostrana perché evocativa e di grande raffinatezza. E finalmente il disciplinare di produzione ammette la produzione anche in purezza. Il vigneto urbano, di cinque ettari circa, avrà una funzione didattica - sottolinea l’enologo - sia per i ragazzi che per gli altri viticoltori che qui potranno trovare tutti portainnesti e cloni di questa varietà autoctona che finora non ha avuto selezioni clonali, oltre alle differenti forme di potatura. Un nuovo percorso enoturistico per addetti ai lavori e appassionati”.
“Possedere sul proprio territorio comunale - commenta il sindaco di Frascati, Alessandro Spalletta - il più grande vigneto urbano d’Italia è un bel primato, ma è anche una bella responsabilità. Frascati è da sempre un territorio vocato all’enologia. Sin dai tempi degli antichi romani, circa 2000 anni fa, il vino era un volano economico di queste terre e sul nostro territorio comunale, nella zona di Tor Vergata, è stato rinvenuto un edificio che i recenti studi hanno individuato essere stata una cantina sociale. La storia del Frascati è dunque grande, importante e famosa. E questo maxivigneto urbano dimostra che il futuro punta alla valorizzazione delle nostre vocazioni. Sarà bello e significativo ritrovare un pezzo di quel paesaggio antico, e sentire gli aromi al momento della vendemmia”.

L’azienda agricola Villa Simone di Piero Costantini produce 120.000 bottiglie di cui la metà Docg. Il resto è produzione Frascati Doc, con un 10-15% rosso. Nelle annate favorevoli viene prodotto Cannellino, una microproduzione che ad esempio quest’anno è di 225 litri.

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