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Brunello, Barolo, Amarone e non solo: il “borsino” degli sfusi di WineNews (su dati Ismea) in vista dell’estate, decisiva per la vendemmia, con le cantine che iniziano a “fare spazio” tra botti e vasche di vinificazione per accogliere le uve 2016 ...

Italia
Il borsino del vino in Italia by Ismea Servizi, qui nell’arte di Marco Lodola

I mesi estivi, fondamentali per l’esito di ogni vendemmia, sono ormai alle porte. Nelle cantine d’Italia, oltre che a guardare cosa succede in vigna, si inizia a fare spazio tra botti e vasche di vinificazione per accogliere le uve 2016. E allora può essere utile andare a guardare quali sono le quotazioni degli “sfusi” delle più importanti produzioni italiane (secondo gli ultimi dati Ismea disponibili, aggiornati ad aprile 2016, analizzati da WineNews, ndr).
Partiamo dai vini rossi Doc e Docg: al top per quotazione ci sono Brunello di Montalcino, che viaggia in media ad 885 euro ad ettolitro, e Barolo, a 820 euro ad ettolitro. A seguire il Barbaresco, a 460 euro ad ettolitro, e poi il Chianti Classico, con 272,5 euro, mentre a completare una “top five” tutta “tosco-piemontese” c’è il Nebbiolo d’Alba a 265 euro ad ettolitro.
Dai dati ufficiali Ismea, però, mancano i grandi rossi della Valpolicella, territorio tra i più importanti del Belpaese: l’Amarone, secondo il presidente del Consorzio dei Vini della Valpolicella, sentito da WineNews, viaggia tra gli 800 ed i 900 euro ad ettolitro (a seconda della qualità, per l’annata commerciabile, la 2013), il Ripasso tra i 350 ed i 370 euro ad ettolitro, mentre il Valpolicella e il Valpolicella Classico vanno sui 250 e i 270 euro ad ettolitro.
Tornando ai dati Ismea, buone quotazioni anche per l’Alto Adige Lago di Caldaro Classico (187 euro ad ettolitro), per il Teroldego Rotaliano (180), per il Lago di Caldaro (162,5), per la Barbera d’Alba (150 euro ad ettolitro, che diventano 105 per quella del Monferrato e 90 per la Piemonte Barbera, ndr) e per il Trentino Merlot, a 145. Da segnalare anche il Chianti, tra le denominazioni più grandi d’Italia, che spunta 107,5 euro ad ettolitro.


Tra i bianchi Doc e Docg (mancano le rilevazioni sull’Alto Adige, che, di solito, domina le quotazioni) al top, neanche a dirlo, c’è il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, a 260 euro ad ettolitro, seguito dal Trento Pinot Nero (235 euro), dal Gavi e dal Cortese di Gavi (entrambi a 230 euro ad ettolitro) e dal Prosecco, a 225 euro ad ettolitro. A completare la “top 10” bianchista l’Asti Moscato e il Roero Arneis con 160 euro ad ettolitro, il Cirò a 138,3, il Marsala a 127,5 e lo Chardonnay dell’Oltrepò Pavese a 120. Tre le grandi denominazioni bianchiste, da segnalare anche anche il Friuli Grave Friulano a 105 euro ad ettolitro, ed il Soave Classico (102,5 euro ad ettolitro, mentre per il Soave si viaggia sui 77,5 euro).

Nel complesso, secondo i dati Ismea, i prezzi alla produzione del vino, su aprile 2015, sono in calo del 2,8%, ma è una perdita imputabile tutta ai vini comuni (-9,9%) e agli Igt (-10,5%): i vini Doc e Docg hanno visto crescere le quotazioni dell’8,9%, soprattutto grazie ai bianchi (+16,1%), cresciuti molto più dei pur positivi rossi (+2,8%).

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