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La ricerca internazionale (Italia, Germania, Usa, Francia), lo sport (con i “campioni del mondo” Lippi e Gattuso, tra gli altri), arte e cultura (con Sgarbi e Allevi) dal punto di vista del vino: ecco il Congresso Assoenologi (2-5 giugno, Verona)

La ricerca internazionale di più alto livello (dall’Italia alla Germania, dagli Usa alla Francia), la salute e lo sport (con i “campioni del mondo” di calcio Lippi e Gattuso, tra gli altri), arte e cultura (con Vittorio Sgarbi e Giovanni Allevi), l’importanza della ristorazione e del servizio, con i sommelier dei più importanti ristoranti italiani, ma anche il valore sociale della vitivinicoltura (con Letizia Moratti e la case history di San Patrignano) e tanto altro, il tutto declinato dal punto di vista del vino: ecco gli atout del congresso n. 71 di Assoenologi (www.assoenologi.it), di scena dal 2 al 5 giugno a Verona, nei 50 di Vinitaly e nei 125 dell’Associazione guidata da Riccardo Cotarella (che a WineNews.tv ha anticipato che, nel 2017, il Congresso sarà in Toscana, anche in onore del grande Giacomo Tachis, http://goo.gl/dtY296, ndr), tra Veronafiere ed il Palazzo della Gran Guardia.
“Il vino lega e si lega a tanti temi - commenta a WineNews il presidente Assoenologi Riccardo Cotarella - e noi ne abbiamo scelti solo alcuni, perché in un congresso è impossibile affrontarli tutti, e in quelli selezionati vogliamo andare a fondo delle questioni. Abbiamo voluto i contributi delle 4 “scuole” di ricerca sul vino più importanti del mondo, che presenteranno i risultati delle loro ultime ricerche, sulle quali sarà basata anche al viticoltura del futuro. Abbiamo scelto campioni dello sport famosissimi, che una volta ritirati si sono messi o a produrre vino, che è una cosa bellissima, ed altri che lo amano; ma ci auguriamo anche che, vista la presenza del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, ci venga presentato definitivamente il “Testo Unico” del vino. Abbiamo voluto Sgarbi perché siamo convinti che il vino è arte, abbiamo chiamato Allevi e il Coro della Filarmonica di Verona, che ci faranno ascoltare la Traviata e altre opere legate al vino, per chiudere in musica, perché vogliamo trasmettere anche attraverso questo tutta la grande passione e il fascino che il vino sa raccontare”.
Si parte il 2 giugno, nel pomeriggio, con i saluti istituzionali ed il premio Assoenologi per la ricerca scientifica in viticoltura ed enologia. Poi Sul palco, moderati da “Fede & Tinto” di “Decanter - Radio2” (e con la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina), il 3 giugno, a Veronafiere, si parlerà de “La sfida della ricerca genetica per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e dei parassiti della vite” con il professor Attilio Scienza, tra i massimi esperti al mondo di enologia e docente di viticoltura all’Università degli Studi di Milano, ma anche de “La viticoltura e l’enologia del prossimo trentennio” con Monika Christmann, presidente dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin, e Hans-Reiner Schultz, presidente della Hochschule di Geiseneheim, in Germania.
Ma ci sarà spazio anche per parlare dell’importanza del servizio nella ristorazione, anche per il vino, con “Noi di sala”, talk show guidato dal responsabile delle guide de “L’Espresso Enzo Vizzari, con la partecipazione dei sommelier dei ristoranti top del Belpaese, da Marco Reitano (La Pergola) a Matteo Zappile (Il Pagliaccio), da Luca Boccoli (Settembrini) ad Alessandro Pipero (Pipero al Rex), da Giuseppe Palmieri (Osteria Francescana) ad Alessandro Tomberli (Enoteca Pinchiorri). Nel calice, invece, ci saranno i vini del Veneto, Regione n. 1 per l’export enoico del Belpaese (con oltre 1,6 miliardi di euro nel 2014, un terzo del totale italiano), il cui territorio e una delle tecniche distintive della viticoltura veneta, quella dell’appassimento, saranno illustrate da Fabio Mencarelli (Università della Tuscia) e da Mario Pezzotti (Università di Verona), mentre a guidare la degustazione a tema sarà Daniela Scrobogna della Fondazione Italiana Sommelier.
Il 4 giugno, invece, sarà protagonista la ricerca della scuola francese, con Philippe Darriet, direttore dell’Unità di Ricerca in Enologia dell’Institute du Vin et de la Vigne dell’Università di Bordeaux, che si focalizzerà su mantenimento e valorizzazione della tipicità aromatica dei vini, e quella degli degli Stati Uniti, dove Ron C.Runnebaum, docente del Dipartimento di viticoltura ed enologia Università della California di Davis, approfondirà il tema dell’enologia sostenibile e della correlazione tra le caratteristiche del vigneto e quelle del vino. Mentre sarà la voce storica della Nazionale di calcio, Bruno Pizzul, a condurre le danze del talk show dedicato a “Vino & sport”, che vedrà sul palco campioni che si sono messi a produrre vino, dal pilota abruzzese Jarno Trulli (Podere Castorani) al ciclista Francesco Moser (con la cantina Moser, nel Trentodoc), fino ai campioni del mondo di calcio Marcello Lippi e “Ringhio” Gattuso, a Demetrio Albertini, fino a “Mariolino” Corso, grandi appassionati del nettare di Bacco. Nei calici, nell’ottica ormai consueta di Assoenologi di un confronto tra i vini italiani e quelli del mondo, ci saranno i nettari della Germania, nella degustazione guidata dal sommelier Fis Paolo Lauciani, e dal presidente degli enologi tedeschi Edmund Diesler. La chiusura del 4 giugno, nel Palazzo della Gran Guardia, dove il giornalista e produttore (in Puglia, con Futura14) Bruno Vespa condurrà quattro faccia a faccia: il primo con Letizia Moratti, produttrice con il marito Gianmarco a Castello di Cigognola nell’Oltrepò Pavese, e anima della Comunità di San Patrignano, che parlerà de “La Vitivinicoltura come terapia per il recupero delle dipendenze”, il secondo con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il terzo su “Vino & Arte” con il celebre critico Vittorio Sgarbi, e l’ultimo, chiudendo in musica, con il pianista e compositore Giovanni Allevi, uno dei grandi nomi della musica italiana nel mondo.

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