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Un solo Qr-Code in etichetta, unico per ogni bottiglia, per “raccontare” il vino e la cantina al consumatore, e garantire autenticità, tracciabilità e gestione “smart” al produttore: ecco “Sono”, by Modulgraf (già in partnership con Biondi Santi)

Le nuove tecnologie applicate alle etichette del vino, fino ad oggi, sono state utilizzate, sostanzialmente, dal lato marketing, e con un approccio rivolto essenzialmente al consumatore. Ma ci sono strumenti, semplici ed efficaci, capaci di parlare nello stesso tempo, ma con informazione diverse, ai consumatori e ai produttori, come un libro, che, tra le righe dello stesso testo, nasconde un messaggio cifrato ed utile a chi è nelle condizioni di leggerlo. Come il Qr-code, ormai presente in molte etichette e che, tramite smartphone, consente di accedere a tante informazioni sulla bottiglia, sul produttore, sul territorio di origine e così via. Ma ora c’è chi ha pensato di utilizzare questa tecnologia anche dal punto di vista delle aziende, per consentire ai produttori e ai loro collaboratori la possibilità di verificare l’autenticità delle bottiglie sugli scaffali del mondo e non solo. È il caso di “Sono” di Modulgraf (insieme ad Esa Elettronica), azienda pisana all’avanguardia nella produzione di stampanti commerciali ed etichette (www.modulgraf.com).
Una sorta pacchetto “all-in-one”, che comprende etichette stampate con numero Qr-code progressivo, e quindi unico per ogni bottiglia, un programma software avanzato per la gestione logistica e la tracciabilità, la strumentazione per la lettura dei codici, l’eventuale aggiornamento del sito web e la possibilità di modificare la linea d’imbottigliamento per la gestione automatizzata del sistema. E che lavora in due modi diversi per consumatori e produttori. Ai primi, leggendo il Qr-code con un qualunque smartphone, è possibile fornire tante informazioni sulla bottiglia, sia sotto il profilo del vitigno, della zona di produzione e così via, aprendo di fatto uno spazio di realtà aumentata con video, immagini, schede tecniche e così via, oltre che avere una garanzia ulteriore sull’autenticità della bottiglia. Aspetto, quest'ultimo, sempre più importante in mercato sempre più grande, più difficilmente controllabile, con i brand più importanti del vino oggetto di un crescente fenomeno di contraffazione, soprattutto in Asia (secondo un’analisi dell’agenzia inglese NetNames ci sarebbero bottiglie false in circolazione tra gli scaffali per almeno 100 milioni di dollari, ndr).
Per le aziende, con lo stesso QR-code (ed è qui la parte più innovativa), tramite software ad hoc, è possibile non solo tracciare tutto il percorso della bottiglia, ma anche gestire pressochè in automatico il magazzino, l’imbottigliamento e seguire comodamente tutte le fasi dall’imbottigliamento in poi. E avere anche informazioni utili dal punto di vista commerciale, praticamente in tempo reale, come una mappatura delle zone di maggiore acquisto e richiesta di informazioni da parte dei clienti in ogni parte del mondo.

“Un’innovazione che già interessa a molte cantine importanti d’Italia con cui stiamo trovando accordi, perchè l’istallazione del sistema prevede una piccola modifica alle linee di imbottigliamento e un aggiornamento dal punto di vista del software, ma penso che a breve annunceremo partnership importanti”, spiega, a WineNews, Daniele Barontini, alla guida di Modulgraf. Che, intanto, ha trovato un partner dal nome eccellente a fare da apripista, come la Biondi Santi, cantina mito dell’Italia del vino che, nell’Ottocento, ha dato i natali al Brunello di Montalcino, e che così unisce la storia al futuro”.

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