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La francese Vinexpo chiama, l’italiano Gambero Rosso risponde. Perchè il mercato del vino e la sua promozione non conoscono più confini e, forse, nemmeno bandiere: “business is business”, e conta il risultato, al di là dell’“amor di patria”

Il mercato del vino e la sua promozione non conoscono più confini e, forse, nemmeno bandiere. Perchè “business is business”, e conta il risultato, al di là dell’“amor di patria”. E così, la più importante fiera francese del vino, Vinexpo, non solo ha scelto l’Italia come “Paese d’onore” a Vinexpo Hong Kong, ma ha anche puntato su un accordo, che in Asia ha visto il suo “battesimo” (di successo), con uno dei gruppi di maggior peso dell’editoria, della critica e della promozione del wine & food made in Italy, il Gambero Rosso.
Tra degustazioni e masterclass dedicati al Belpaese enoico. “Spero sia stato solo l’inizio di una grande collaborazione - ha detto a WineNews il dg Vinexpo, Guillame Deglise - c’è una partnership e una relazione molto piacevole tra noi e il Gambero, e spero che anche se l’Italia non sarà più Paese d’onore, faremo tante altre cose insieme”.

“La collaborazione tra noi e Vinexpo ad Hong Kong è stata sicuramente positiva, è un evento ben organizzato e tutto è andato bene” conferma il direttore generale del Gambero Rosso Gigi Salerno, che aggiunge: “se son rose fioriranno, ad Hong Kong replicheremo quasi sicuramente, per Bordeaux (Vinexpo sarà di scena dal 18 al 21 giugno 2017,
www.vinexpo.com) vedremo” ...

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