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Penfolds, il nome più prestigioso della vitivinicoltura australiana, annuncia a Vinexpo Hong Kong che permetterà a privati di acquistare una botte del suo vino, data anche l’impennata della domanda in Asia. Costo? 127.000 Euro per 366 bordolesi

La formula adottata dal gigante Treasury Wine Estates, proprietario del marchio Penfolds, nei confronti dei propri clienti asiatici non è nuova in quanto tale - ma di certo, dato il prestigio del brand australiano, rende l’idea di quanto il mercato del continente in questione stia assumendo un’importanza sempre crescente a livello globale, nel “vecchio” quanto nel “nuovo” mondo del nettare di Bacco.
Treasury Wine Estates ha annunciato, a Vinexpo di Hong Kong, che, a partire dal 1 luglio, un enoappassionato che volesse togliersi lo sfizio di comprare un’intera botte personalizzata targata Penfolds, equivalente a 366 bottiglie da 75 centilitri, potrà farlo; il blend di Cabernet Sauvignon e Shiraz, creato per l’occasione dal winemaker Peter Gago rigorosamente in edizione limitata, sarà stoccato nelle tenute dell’azienda, ad Adelaide, e l’acquirente potrà visitarlo per farsi un’idea della sua evoluzione. Il tutto al costo, non certo abbordabile, di 97.000 sterline (poco più di 127.000 euro).
Un sintomo forse stravagante, ma di sicuro concreto, di quanto il mercato asiatico sia importante per Treasury Wine Estates: nel corso del 2015 le esportazioni di vino australiano in Cina sono cresciute del 66%, raggiungendo i 239 milioni di Euro circa, e l’Asia è il mercato dove il fatturato della multinazionale sta crescendo ai ritmi più rapidi.

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