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Dalle cantine-monumento a quelle cinema, dal mare a 2.000 metri sul Monte Bianco, dai bambini ai centenari con la guida di WineNews ecco le “Cantine Aperte” del Movimento Turismo del Vino da visitare almeno una volta nella vita. O il prossimo weekend

Ci sono cantine che, nei sotterranei di ville, castelli e dimore d’altri tempi che hanno ospitato i più illustri personaggi della storia, sono anche monumenti nazionali. Ma ci sono anche cantine storiche che, proiettate verso il futuro, ospitano cinema in ben 4D. Poi ci sono cantine dove, accanto ai vini, i sapori dei piatti sono quelli delle nonne o, in chiave “Food Wine Design”, il pranzo è servito su “tavole ad arte”. E se sono migliaia i km delle coste italiane, con vigneti alle spalle, in cui è possibile brindare in riva al mare, ancor prima che l’estate abbia inizio, per i più ardimentosi è possibile alzare i calici in vetta ai 2.000 metri sul Monte Bianco. Dai bambini ai centenari, di certo c’è che per un vero eno-appassionato, almeno una volta nella vita, sono queste le realtà del vino italiano che valgono un viaggio. In alternativa, con la guida di WineNews, ecco tutte le cantine che il prossimo weekend (28-29 maggio) aprono le porte ai wine lovers per “Cantine Aperte”, il tradizionale evento promosso dal Movimento Turismo del Vino in tutta Italia (www.movimentoturismovino.it).

Porte antiche, ma aperte ai wine lovers, sono quelle delle Dimore Storiche Italiane, l’associazione guidata da Gaddo della Gherardesca, molte delle quali sono anche celebri cantine-monumento: dal trecentesco Castello Banfi, antico baluardo senese, al Castello di Brolio dove il Barone di Ferro Bettino Ricasoli più di un secolo fa scriveva la formula del Chianti Classico, dal Castello di Verrazzano che ha dato i natali al navigatore Giovanni da Verrazzano al Castello Sonnino, antica dimora di Sidney Sonnino, da Villa Vignamaggio, la quattrocentesca Tenuta di famiglia di Monna Lisa in Chianti Classico, al Castello di Fonterutoli dei Marchesi Mazzei, tutte in Toscana, dalla Tenuta la Marchesa, monumento nazionale, allo storico Castello di Rocca Grimalda di Rocca Rondinara in Piemonte, da Vistorta, storica tenuta friulana della famiglia Brandolini d’Adda, all’affascinante cantina dei Guerrieri Rizzardi in Veneto (www.dimorestoricheitaliane.it). Ma ci sono anche cantine storiche in cui il futuro è ormai realtà, come le Cantine Florio a Marsala, dove è possibile sperimentare anche la divertente esperienza del racconto della storia del vino e del Gruppo in 4D, inedita nel mondo del vino italiano (www.duca.it). Ma non è l’unica cantina con un cinema: Roccafiore in Veneto si trasforma in un drive-in, con la proiezione del film “Perfetti sconosciuti” e la partecipazione eccezionale del regista Paolo Genovese dell’attore Marco Giallini (il 27 maggio; www.roccafiorewines.com).

Tornando in Sicilia, da Planeta, alla Cantina Ulmo a Sambuca di Sicilia ed alla Cantina Buonivini a Noto, si fa formazione ed educazione sui tanti territori di questo vero e proprio “continente” enoico, da Sud Ovest a Sud Est, da Menfi a Vittoria, da Noto fino sull’Etna e Capo Milazzo, tra tavoli tematici, masterclass e mini verticali (c’è anche il “Noto Wine Tour” con wine bus insieme alle cantine Feudo Ramaddini, Cantina Marilina e Terre di Noto; www.planeta.it). E dall’agrirelais di Baglio di Pianetto (www.bagliodipianetto.com), un “Grand Tour”dell’isola lo si può fare anche in vespa tra i vigneti di Feudo Arancio (www.feudoarancio.it), senza dimenticare una tappa obbligata: le cantine storiche di Donnafugata a Marsala, dove da sempre “Cantine Aperte” e un’affollatissima festa, dedicata al fondatore Giacomo Rallo, e vissuta anche dai più piccoli (www.donnafugata.it). Tornando, invece, in Toscana e salendo ancora una volta in sella una vespa, per festeggiare i 70 anni della mitica due ruote motorizzata, si percorrono km tra vigneti e colline, da Il Borro che ospita il borgo delle Vespe all’Agricola Tamburini dove si degustano i sigari toscani, da una sosta nella spettacolare cantina Antinori nel Chianti Classico al Castello di Carpineto che apre le sue porte ai vespisti e Villa Calcinaia i suoi storici giardini, e se la tenuta di Ruffino propone “vino e polpette”, a Rocca di Frassinello si potrà degustare anche un vino conciato alla maniera degli etruschi, e, ancora, dalla Tenuta del Buonamico alla Tenuta di Capezzana, da Badia a Coltibuono al Castello d’Albola, da Felsina a Melini, da Rocca delle Macìe al Casato Prime Donne, da Col d’Orcia alla Fattoria dei Barbi, dal Podere Le Ripi a Il Poggione, da Val di Suga a Villa Le Prata, da Salchetto a Contucci, si può fare una tappa in tutti i terroir più famosi della Regione, tra Brunello di Montalcino, Chianti e Chianti Classico, Nobile di Montepulciano fino alla costa (www.mtvtoscana.com).

Amanti della bicicletta? La meta è la Puglia, tra i vigneti di Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia. Stanchi? C’è anche l’enobus, da Rivera ad Alberto Longo, da D’Alfonso Dal Sordo a Carvinea, da Cantine Due Palme a Masseria Altemura da Tormaresca (www.mtvpuglia.it) fino a Leone De Castris, dove c’è anche la Masseria Cinque Santi con i suoi formaggi tipici preparati con i tradizionali metodi di una volta dalla carismatica Nonna Anna (www.leonedecastris.com). La Cantina Duca Carlo Guarini ospita invece un originale allestimento in chiave “Food Wine Design”, con il pranzo servito su una “tavola ad arte”, firmata dal Faad, il collettivo che riunisce le produzioni più interessanti nell’ambito della Fotografia, dell’Arte, dell’Artigianato e del Design di matrice pugliese d’eccellenza (www.ducacarloguarini.it). Ma tra i vigneti italiani si può sfrecciare anche in Ferrari, ovviamente coupè per godersi il paesaggio: un giro alla guida della mitica rossa di Maranello si può fare da Vigna Cunial, in Emilia Romagna (www.vignacunial.it).

Come da tradizione, “Cantine Aperte” è un evento per tutti, dai bambino fino ai centenari. Da Caprai, in Umbria, i protagonisti, per una gita fuori porta in famiglia nella Montefalco del Sagrantino, sono i bambini e ad attenderli c’è un “Kids sensory trekking”, mentre a guidare gli adulti c’è l’agronomo, e tutti insieme si assaggiano i piatti dell’oste/ortolano Salvatore Denaro con un calice di Grecante (www.arnaldocaprai.it). Da Falesco al Castello della Sala, da Antonelli San Marco alla Tenuta Castelbuono, da Terre de La Custodia si arriva fino alle Cantine Lungarotti e al Museo dell’Olivo e dell’Olio a Torgiano dove i bambini possono divertirsi per poi dormire tra le collezioni che narrano la storia di uno dei prodotti principe della civiltà mediterranea (www.lungarotti.it). Quest’anno si celebrano i 150 anni della stesura degli accordi bilaterali tra Italia e Giappone: due Paesi longevi, e due delle loro isole, la Sardegna e Okinawa, si incontrano in cucina da Argiolas, con Sergio Mei e Tomoko Fujita, accanto alla mostra fotografica “Senes”, omaggio alla longevità sarda (www.argiolas.it). Da Pala invece si può fare “La caccia al tesoro della famiglia Pala”, tutti assieme, tra degustazioni, vitigni a confronto con Gilberto Arru, gli abbinamenti di Giuseppe Carrus, otto Cuochi dell’Isola che interpretano il cibo di strada, e un giro “Ajò in pulmann” (www.pala.it). Infine, da Serdiana si arriva a Porto Cervo, da Surrau ci sono le “Isole del Gusto” made in Sardegna (www.vignesurrau.it).

In Veneto è l’arte ad incontrare il vino. Da Astoria Vini, che apre le porte per la prima volta della sua Tenuta di Refrontolo, con il Ruden, la terrazza panoramica sui vigneti di Prosecco, ospita la Banda del Non Perdono, movimento d’avanguardia artistica attorno al tema dell’ambiente (www.astoria.it). Da Villa Sandi a Zonin1821, da Santa Sofia a Tommasi, da Zenato con i Laboratori del Gusto di Alessandro Scorsone (www.zenato.it), si arriva a Casa Paladin per “ascoltare” i suoni sono quelli della natura, nel cui rispetto si producono i vini (#lanaturanelbicchiere, www.casapaladin.it). E da Contadi Castaldi in Franciacorta (www.contadicastaldi.it) a Nino Negri in Valtellina (www.ninonegri.it), da Pietrasanta alle porte di Milano (www.pietrasantavini.it) a Ômina Romana nei Castelli Romani (www.ominaromana.com), da Feudi di San Gregorio in Campania (www.feudi.it) alle Cantine del Notaio in Basilicata (www.cantinedelnotaio.com), sono davvero tante le “Cantine Aperte” quest’anno in tutta la Penisola. Tanto che è possibile brindare al mare, con meta Le Mortelle dei Marchesi Antinori per assaggiare Vivia e Botrosecco, in Maremma (www.lemortelle.it), passando tra le vette del Trentino, in cantine come La-Vis (www.la-vis.com), Cavit (www.cavit.it) e Mezzacorona (www.mezzacorona.it) e nelle celeberrime Cantine Ferrari (www.ferraritrento.it), fino 2.100 metri di quota sul Monte Bianco, nella cantina più alta d’Italia che aprirà le porte, la valdostana Cave Mont Blanc, dove nasce il Blanc de Morgex et de La Salle (www.cavemontblanc.com). Infine, per raccontare un giorno da enoturisti, c’è il contest suoi social #cantineapertemarche16 di Mtv Marche, come Umani Ronchi (www.umanironchi.com).

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