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Ocm vino & promozione nei Paesi Terzi: ecco (con notevole ritardo) il decreto con il bando nazionale, con 30 milioni di euro disponibili (ora è corsa per quelli delle Regioni, con 70 milioni di euro). Tutte le scadenze e i criteri di priorità

Con notevole ritardo sui tempi promessi, dopo il decreto del Ministero delle Politiche Agricole del 18 aprile 2016, oggi è arrivato sul sito del Ministero il bando nazionale (https://goo.gl/6KaOp2) per la presentazione dei progetti di promozione nei Paesi Terzi finanziati con l’Ocm Vino, per la campagna 2016/1017 (100 milioni di risorse, 30 gestiti a livello nazionale, 70 dalle Regioni). Nel bando, (Decreto direttoriale n. 43478 del 25/05/2016, firmato dal direttore generale del Ministero, Emilio Gatto), confermate le scadenze anticipate ieri da WineNews: il tempo per presentare le domande scadrà il 30 giugno (ore 15), mentre le Regioni, una volta fissate le loro scadenze, dovrebbero avere come limite il 15 luglio per far arrivare al Ministero l’elenco dei progetti multiregionali approvati, e il 22 luglio per quelli regionali, con il Ministero stesso che dovrà poi inviare entro il 26 luglio, ad Agea, la lista completa dei progetti regionali, multiregionali e nazionali approvati. Entro il 21 settembre, poi, i beneficiari dei co-finanziamenti (fino ad un massimo del 50% del costo del progetto) dovranno presentare uno schema di contratto ad Agea, che poi dovrà stipulare i contratti definitivi con i beneficiari entro il 12 ottobre 2016. Ora tocca alla Regioni emanare i propri bandi, nel più breve tempo possibile, per recuperare, per quanto possibile, il ritardo accumulato per l’attuazione di una misura fondamentale per la promozione del vino italiano all’estero.
Tra le pieghe del bando nazionale, in ogni caso, si legge che i progetti presentati dovranno avere durata minima di 12 mesi, e massima di 24 mesi, “in considerazione del termine della programmazione di cui al Programma Nazionale di Sostegno del Vino 2014/2018”.
Tra i criteri di priorità, come annunciato, quelli più premianti (20 punti) sono il fatto che il proponente non abbia mai beneficiato della misura nella programmazione 2014-2018, e che il progetto sia mirato ad un Paese Terzo (o ad un nuovo mercato di un Paese Terzo) in cui un beneficiario nello stesso periodo non abbia messo in campo altri progetti. Con 10 punti, poi, il fatto che nel progetto prevalgano azioni di diretto contatto con i consumatori finali, che riguardi esclusivamente vini Dop e/o Igp, che il beneficiario presenti una forte componente aggregativa di piccole e/o microimprese, e che il progetto sia rivolto ad un mercato emergente. 5 punti, infine, per chi richiede un contributo pubblico inferiore al 50% massimo, per progetti che riguardano esclusivamente vini Docg, per chi commercializza solo vini di propria produzione, e se il beneficiario è un Consorzio di Tutela.
Per il resto, come sempre, l’importo del sostegno a valere sui fondi europei è pari al massimo al 50% delle spese sostenute per le azioni promozionali (relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione, studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione, ma anche attività di incoming di buyer e stampa stranieri che si possono svolgere nel territorio nazionale, ndr), che potrà essere integrato con fondi nazionali o regionali con un ulteriore importo fino a un massimo del 30% del contributo richiesto, per azioni senza marchi commerciali, per un totale potenziale dell’80% delle spese sostenute per realizzare il progetto finanziate da fondi pubblici. Sono ammissibili, a valere sui fondi quota nazionale, progetti aventi un importo complessivo minimo, ammesso a seguito dell’istruttoria di valutazione, per Paese terzo/anno non inferiore a 50.000 euro. Qualora il progetto sia destinato a un solo Paese terzo, il suo importo non deve essere inferiore a 100.000 euro.

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