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L’asta che ridefinisce il panorama delle vendite all’incanto di vino: sotto il martello di Sotheby’s, ad Hong Kong, i 2.730 lotti della cantina del collezionista William I Koch fruttano 21,9 milioni di dollari, demolendo qualsiasi tipo di record

Più che un’asta, è stata una maratona, durata 27 ore, spalmate nell’arco di tre giorni, durante i quali sotto il martello di Sotheby’s a New York sono finiti i 2.730 lotti della cantina del collezionista americano William I Koch, in prima linea nella lotta alla contraffazione, per un totale raccolto di 21,9 milioni di dollari. La stima iniziale, di 15 milioni di dollari, ne faceva già la collezione enoica più ricca mai battuta ad un’asta, tanto da aver attirato ben 740 partecipanti, da 23 Paesi diversi, che hanno presentato più di 20.000 offerte. Il lotto top, come avevamo scritto già qualche giorno fa (qui, http://goo.gl/L4SQPf), è stato quello composto da 10 bottiglie di Château Mouton Rothschild 1945, che hanno raggiunto un’aggiudicazione di 343.000 dollari, superando di molto la stima iniziale di 120.000 dollari.

Ottimi anche i risultati dei grandi nomi di Borgogna, come Romanée-Conti ed Henri Jayer, che hanno raddoppiato le stime iniziali, come le 12 bottiglie di Montrachet 1978 di Romanée-Conti, battuto a 171.500 dollari e stimato massimo 110.000 dollari. Nella sconfinata collezione di Koch, dominata dai grandi nomi dell’enologia di Francia, non manca qualche chicca del Belpaese, come le 12 bottiglie di Ornellaia 1998, battute a 3.185 dollari, da una valutazione iniziale massima di 2.200 dollari, o le 3 bottiglie e le 5 magnum del lotto di Sperss 1997 di Gaja (4.655 dollari). Senza dimenticare le 6 bottiglie di Masseto 1997, capaci di raddoppiare le stime iniziali e toccare gli 8.575 dollari, ma anche le 12 bottiglie di Sassicaia 1990, che hanno toccato i 5.531 dollari.

“Collezionare e bere vino - racconta al magazine Uk “Decanter” (www.decanter.com) William Koch - è stata una delle grandi gioie della mia vita, ed è stato molto gratificante vedere che al mondo ci sono così tante persone che condividono la mia stessa passione. Ho cercato di metter insieme tutte le annate possibili dei migliori cru: ad esempio - conclude Koch - ho 150 annate diverse di Lafite, 120 di Mouton Rothschild, 100 annate di Latour e 90 di Pétrus”. Una passione che, tirando le somme, ha portato alla ridefinizione di qualsiasi canone, perché “i 21,9 milioni di dollari raggiunti dall’asta - commenta Jamie Ritchie, ceo di Sotheby’s Wine - ridefiniscono il paesaggio delle vendite all’incanto enoiche. Ci sono state offerte giunte con qualsiasi mezzo per qualcosa come 20.000 bottiglie”.

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