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L’annata 2015 del Soave restituisce al bianco veronese il suo profilo tradizionale, in equilibrio tra componenti acide, zuccherine e sapide. La degustazione di 12 etichette “vecchie annate” ha anche dimostrato che il Soave regge alla prova del tempo

Chi si aspettava un Soave 2015 “provato” dall’andamento meteo di luglio e agosto, con temperature costantemente al di sopra della media e precipitazioni quasi assenti, si è dovuto ricredere. Alla prova del bicchiere, nella cornice della Soave Preview, l’anteprima del bianco veneto di scena a Monforte d’Alpone, i vini sono risultati aderenti al profilo tradizionale del Soave, dopo due annate “diverse”, come la 2014, caratterizzata da sentori di agrume verde e da una spiccata acidità, e la 2013, che presentava una salinità e un corpo più vigoroso. Il Soave 2015 nel calice presenta, in generale, grande equilibrio tra le componenti acide, zuccherine e sapide, senza che nessuna prevalga sulle altre. In termini di corredo aromatico, spiccano i sentori di fiori bianchi e quelli di frutti bianchi; il colore è generalmente giallo paglierino tenue. A livello di corpo e alcolicità i vini mantengono uno slancio e una snellezza che fanno ritrovare gli standard della denominazione e una maggiore bevibilità (www.ilsoave.com).

L’idea che i vini bianchi debbano essere bevuti soltanto giovani, anzi “bambini”, è ancora diffusissima, ma a piccoli passi avanza la percezione che alcuni grandi bianchi possano reggere la prova del tempo. È il caso delle 12 etichette di Soave, di annate tra il 2012 e il 2000, proposte dal Consorzio alla stampa internazionale in una degustazione, guidata dalla giornalista Kerin O’Keefe di “Wine Enthusiast” (www.wineenthusiast.com), che hanno dimostrato un’ottima longevità: in particolare il Soave “Sereole” 2009 Bertani, il “Monte Ceriani” 2007 Tenuta Sant’Antonio, il Soave Classico 2006 Suavia e “Contrada Salvarenza” 2005 Gini.

Focus - Gli assaggi di Winenews - Soave e Soave Classico 2015
Soave

Terre Lunghe 2015 di Agostino Vicentini
Naso floreale e di frutti bianchi, si presenta fresco e fine in bocca, equilibrato, pronto e di grande bevibilità con una nota finale intrigante.

I Giaroni 2015 di Nicola Tirapelli
Bel naso di fiori e frutti maturi, in bocca fine, fresco e nervoso con una nota dolce finale, semplice, invita al sorso successivo.

Farinaldo 2015 di Tenuta Grimani
Naso delicato con note balsamiche, fine e di bella la bocca, armonico e vivace, le note percepite al naso si confermano in bocca e ritornano insieme a una piacevole sapidità.

Tamellini 2015
Naso di frutti bianchi maturi, rotondo e profondo ha una bella bocca con ingresso dritto e forte percezione salina; interessante.

Campo Le Calle 2015 di Latium
Gran naso, solleticante e ricco di tutto, elegante in bocca, di bella sapidità con un finale lungo, molto piacevole, leggiadro.

Borgoletto 2015 di Fasoli Gino
Naso pulito e ampio, fiorì d’acacia, frutti bianchi e lieve speziatura, nervoso in bocca quanto basta per lasciare spazio a una bella polpa; ha una chiusura salina, elegante.
Soave Classico

Le Bancole 2015 di Tenuta Solar
Naso intrigante, fiorito e complesso; l’attacco in bocca è alcolico seguito da una lama salina; è lungo, polputo e importante.

Corte Menini 2015 di Le Mandolare
Naso molto ampio e ricco; in bocca entra liscio; è fresco con un’acidità piacevole che fa salivare e mette in evidenza la sapidità.

Montesei 2015 di Le Battistelle
Naso floreale e composto; in bocca l’alcool sostiene la polpa, lungo, sapido e poderoso.

Gini 2015
Bel naso verticale, sul finale alcolico; in bocca esplode di freschezza e poi polpa e calore prendono il sopravvento; in fine esce una nota amandorlata.

Cimalta 2015 di Corte Adami
Naso composto con grande nota minerale; bellissimo impatto in bocca, complesso; le componenti di polpa, sapidità e alcol sono perfettamente amalgamate; nota finale amandorlata; bel vino.

San Michele 2015 di Cà Rugate
Naso ricco, floreale, lievemente aromatico con un ricordo di idrocarburi che si ritrova in bocca dopo un attacco dolce.

Clementina Palese

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