02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Vitigni internazionali e vitigni autoctoni, su una superficie di 5.300 ettari caratterizzati da una straordinaria ricchezza e diversità: i vini e i vignaioli dell’Alto Adige protagonisti a Milano con 50 etichette. Il “poker” di assaggi di WineNews

Merlot, Pinot Nero, Cabernet Sauvignon, Pinot Bianco, Sauvignon e Chardonnay, ma anche Kerner, Veltliner, Sylvaner, Schiava e Lagrein, vitigni internazionali e vitigni autoctoni, in un territorio relativamente piccolo, ma ricco di diversità, dalla Bassa Atesina all’Oltradige, dalla conca di Bolzano alla Valle dell’Adige, alla Val Venosta, in un incontro in cui l’elemento umano ha un ruolo cruciale nel declinare ed interpretare varietà e terroir: è l’Alto Adige, dove la coltivazione della vita deve “accontentarsi” di una superficie inferiore ai 5.300 ettari, che comprendono però le fasce climatiche più disparate, su terreni molto diversi tra loro, a quote che vanno dai 200 ai 1.000 metri sul livello del mare. È qui che nascono le storie dei vignaioli altoatesini, protagonisti, il 17 maggio a Milano, con i loro vini di “Alto Adige: storie di piccoli produttori e grandi vini” (www.vinoaltoadige.com).
Dai Metodo Classico al passito, dai grandi vini bianchi alle più classiche interpretazioni rosse, il banco di degustazione ha rappresentato un lungo excursus tra i mille volti dei vignaioli altoatesini e delle loro produzioni, figlie di una passione viscerale, una tradizione antica, una dedizione continua che si ritrovano tutte nelle 50 etichette proposte dal Consorzio Vini Alto Adige. Da cui WineNews ha calato un “poker” dei migliori assaggi.
Si parte dal Terlano Pinot bianco riserva Vorberg 2013, Cantina di Terlano, interpretazione capace di esaltare al meglio il potenziale di un vitigno come il Pinot Bianco, in una declinazione che fa della mineralità la sua cifra stilistica. Quindi un punto di riferimento per tutta la Regione, il Gewurztraminer Kastelaz 2014, Elena Walch, cantina icona dei bianchi dell’Alto Adige, con un vino di straordinaria ricchezza aromatica e gustativa: il naso è avvolto da fiori bianchi e frutta, in bocca sentori di spezie e miele. Il Pinot Nero Krafuss 2012, Tenuta Alois Lageder è un vino di grande struttura, caratterizzato da frutti rossi maturi e tannini morbidi: una bottiglia da conservare e tornare as assaggiare negli anni a venire. Infine, il Lagrein Riserva Abtei Muri 2012, Tenuta Cantina Convento Muri-Gries, un grande vino, in cui il naso è caratterizzato da frutti rossi maturi, e la bocca da note speziate, ma anche di tabacco e cuoio che ne garantiscono una lunga persistenza.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli