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Per amanti di vino appassionati di storia, per wine lovers sportivi, per una gita in famiglia, per sostenere Airc e Unicef: ecco “Cantine Aperte”, l’enoturismo made in Italy, nell’evento del Movimento Turismo del Vino in tutta Italia (28-29 maggio)

Italia
Ecco Cantine Aperte, l’enoturismo made in Italy, il 28 e 29 maggio

Tutto, dal vigneto alla bottiglia, ruota attorno alla produzione di vino. Ma da quando le aziende - correvano gli anni Novanta - hanno deciso di aprire le loro porte ai curiosi per farne dei veri appassionati, l’accoglienza in cantina è divenuta complementare alla produzione stessa, sono nati gli enoturisti e con loro l’enoturismo. Se un’inchiesta WineNews tra 20 realtà enoiche più importanti d’Italia, ha dato di quello che oggi è un vero “fenomeno” una lettura come di importante diversificazione di investimento per il mondo del vino e strumento fondamentale per fidelizzare i wine lovers, “Cantine Aperte”, il più importante evento promosso dal Movimento Turismo del Vino in tutta Italia (edizione n. 24, il 28-29 maggio, con 750 “enoproposte” in altrettante aziende e “Un bicchiere per la ricerca” dell’Airc; www.movimentoturismovino.it), rappresenta il momento clou dell’attività enoturistica, che ormai abbraccia tutto l’anno, e per vedere come, nei fatti, avviene quella fidelizzazione.
Per gli amanti di vino appassionati di storia, dal Nord al Sud del Belpaese, nella road map di WineNews, a spalancare le loro antiche porte sono anche le cantine delle Dimore Storiche Italiane, l’associazione guidata da Gaddo della Gherardesca: sarà come rivivere un “Grand Tour”, dal Castello di Brolio della Barone Ricasoli a Castello Banfi, dal Castello di Verrazzano al Castello Sonnino, da Villa Vignamaggio alla Tenuta la Marchesa, da Vicara al Castello di Rocca Grimalda di Rocca Rondinara, da Guerrieri Rizzardi a Vistorta, tra tavole ad arte come alla Duca Carlo Guarini e agrirelais come a Baglio di Pianetto, cantine sì ma anche monumenti nazionali, tra i luoghi più famosi d’Italia in cui se ne è scritta la storia (www.dimorestoricheitaliane.it). Accanto alle degustazioni emozionali nei vigneti e gli spettacoli teatrali a tema vino nelle cantine del Cortona Doc (www.cortonavini.it), le griffe di Toscana, da Antinori nel Chianti Classico a Il Borro, da Ruffino a Tenuta del Buonamico, da Badia a Coltibuono al Castello d’Albola, dal Col d’Orcia a Melini, dalla Fattoria dei Barbi a Rocca delle Macìe, da Salcheto al Podere Le Ripi, da Contucci a Val di Suga, dal Castello di Fonterutoli al Casato Prime Donne, alle aziende lungo la Strada del Vino Nobile di Montepulciano (www.mtvtoscana.com), si percorrono in vespa, ma lo si può fare anche trai vigneti di Feudo Arancio in Sicilia (www.feudoarancio.it). Ma un tour dell’isola lo si può fare anche senza muoversi, da Planeta, assaggiando vini dalla Cantina Ulmo a Sambuca di Sicilia alla Cantina Buonivini a Noto, e in mini verticali (www.planeta.it). O visitando cantine come Abbazia Sant’Anastasia, le Cantine Russo, le Cantine Florio e, come da tradizione, non si può non fare un salto da Donnafugata.
Per i wine lovers sportivi, le cantine della Puglia si visitano in bicicletta o in wine bus, da Rivera a Tormaresca, da Cantine Due Palme a Masseria Altemura, da Leone de Castris a Carvinea, da Mottura a D’Alfonso del Sordo (www.mtvpuglia.it), dove “Non una goccia di vino deve andare persa!” grazie a #salvalagoccia, un dropstop che i visitatori riceveranno in omaggio con il calice con un Qr code per approfondire la conoscenza dei vini pugliesi. Nella cantine dell’Umbria (www.mtvumbria.it), occhio all’enometro del bere consapevole, da Lungarotti a Sportoletti, da Falesco a Barberani, dal Castello della Sala ad Antonelli San Marco, da Scacciadiavoli alla Tenuta Castelbuono, da Terre de La Custodia a Caprai, dove i protagonisti, per una gita fuori porta in famiglia, sono i bambini, con “Kids sensory trekking”, mentre a guidare gli adulti è l’agronomo, e tutti insieme si assaggiano i piatti dell’oste/ortolano Salvatore Denaro con un calice di Grecante (www.arnaldocaprai.it). In Abruzzo, in cantine come la Cantina Tollo o Zaccagnini, Marramiero o Emidio Pepe, e in Emilia Romagna (www.mtvemiliaromagna.it), da Manaresi a Podere Riosto, da Medici Ermete a Venturini Baldini, invece si fa trekking da una cantina all’altra, ma da La-Vis, Cavit e Mezzacorona passando per le Cantine Ferrari tra le montagne in Trentino o Le Cretes in Valle d’Aosta, fino a Tenimenti Grieco in Molise, Cantine del Notaio in Basilicata o Cantine Statti in Calabria, passando per Lunae Bosoni in Liguria o per le campagne di Velletri nel Lazio da Ômina Romana e la Campania, tra Feudi di San Gregorio, Terredora di Paolo, Cavalier Pepe, Villa Matilde e Mustilli, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma sempre nel segno del relax, come al Prime Alture Wine Resort nell’Oltrepò Pavese (www.primealture.it).
Per raccontare un giorno da enoturisti, c’è il contest suoi social #cantineapertemarche16 di Mtv Marche, da Fazi Battaglia a Bucci, da CasalFarneto fino ad una meta cult per gli eno-appassionati come Umani Ronchi (www.umanironchi.com); per scoprire i segreti di una vita centenaria la meta sono le cantine di Sardegna, da Argiolas a Pala. In Piemonte l’arte entra in cantina, tra cene e pranzi con i vignaioli e pic nic nei vigneti, sullo sfondo delle colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato Patrimonio Unesco (www.mtvpiemonte.it), da Cà del Bric a Colle Manora, da Tenuta La Tenaglia alla Beppe Marino, da Clavesana a Podere ai Valloni, in Veneto, invece, è la musica ad incontrare il vino (www.mtvveneto.it), da Zeni ad Astoria Vini, da Villa Sandi a Zonin1821, da Santa Sofia a Tommasi, da Mionetto a Brigaldara, fino a Zenato dove a curari i Laboratori del Gusto c’è Alessandro Scorsone (www.zenato.it), mentre a Casa Paladin i suoni sono quelli della natura, nel cui rispetto si producono i vini (#lanaturanelbicchiere, www.casapaladin.it). Porte aperte anche nelle cantine della Lombardia, da Contadi Castaldi in Franciacorta a Nino Negri in Valtellina, a Pietrasanta alle porte di Milano.
Ma c’è anche Andrea Pirlo, vip-vigneron nella sua Pratum Coller sempre in Lombardia (www.pratumcoller.it) per il quale l’acquisto di un calice per l’Airc è “un motivo in più per partecipare”, ma lo è anche il kit “Cantine Aperte Unicef” per la campagna “Bambini in pericolo” sostenuta dalle cantine del Friuli Venezia Giulia (www.mtvfriulivg.it), da Di Lenardo ad Accordini, dalla Conet d’Attimis-Maniago a Livio Felluga, da Puiatti a Villa Russiz, a Rocca Bernarda, solo per citarne alcune.

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