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I 140 anni della Scuola enologica di Conegliano, fondata da re Vittorio Emanuele II nel 1876, saranno dedicati interamente allo studio: il 13 maggio gli studenti presentano la ricerca su “La spumantizzazione alla fine dell’Ottocento”

Niente tappi che saltano, niente festeggiamenti sfrenati: i 140 anni della scuola enologica di Conegliano, città Europea del Vino per il 2016, fondata da re Vittorio Emanuele II nel 1876, saranno dedicati interamente allo studio, con una settimana di convegni (da oggi al 15 maggio) dedicati al mondo di Bacco. Così, oggi si partirà per un viaggio intorno al mondo alla ricerca dei vitigni italiani coltivati dai migranti in ogni angolo del pianeta, dall’Argentina, al Cile, dalla Cina al Marocco, a “Nel solco degli Italiani”, condotto da Flavia Cristaldi dell’Università La Sapienza di Roma, autrice del libro “Il ruolo degli emigranti italiani nella diffusione della viticoltura”.
Ma l’attesa è tutta per il 13 maggio, quando gli studenti della scuola enologica intitolata all’ingegner Giovanni Battista Cerletti, insieme a quelli dell’Its - Istituto Tecnico Superiore, dell’Istituto Enologico di San Michele all’Adige, alla partecipazione di professori dell’Università di Geisenheim (Germania) e di studenti della Weinobst Klosterneuburg (Austria), in collaborazione con Carpenè-Malvolti, saranno i protagonisti del convegno “La spumantizzazione alla fine dell’Ottocento”, in cui presenteranno i risultati della ricerca incentrata su quel periodo storico che per l’Italia, e parimenti per la Francia e la Germania, ha rappresentato il primo momento di forte espansione dell’interesse verso la cultura enologica.
Info:
www.isisscerletticonegliano.gov.it

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