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Il mondo del vino piange la scomparsa di Giacomo Rallo, uno dei padri nobili del vino di Sicilia e d’Italia, che con Donnafugata, fondata nel 1983, ha segnato la via per il “rinascimento” siciliano verso la qualità e i vini di territorio

Italia
Il mondo del vino piange la scomparsa di Giacomo Rallo, uno dei padri nobili del vino di Sicilia e d’Italia

Il mondo del vino piange la scomparsa improvvisa di Giacomo Rallo, uno dei padri nobili del vino di Sicilia e d’Italia, morto questa mattina. Giacomo, classe 1937, ha fondato Donnafugata nel 1983 insieme alla moglie Gabriella, facendone una delle realtà di maggior prestigio dell’enologia dell’isola e del Belpaese, oggi guidata dai figli Antonio e José.
Quella impressa da Giacomo Rallo, nominato per i suoi meriti anche “Cavaliere del Lavoro” della Repubblica Italiana (nel 2006), con il progetto Donnafugata, è stata una svolta imprenditoriale legata ad una famiglia con oltre 150 anni di esperienza nel vino, e che ha puntato da subito sull’idea di produrre vini di qualità sempre più rispondenti alle potenzialità del territorio. Anche grazie alla lungimiranza di Rallo di avvalersi di collaborazioni illuminate come quella con il grande Giacomo Tachis, che con Donnafugata introdusse negli anni Novanta la vendemmia notturna: un’idea solo apparentemente romantica, ma che nasceva in realtà da una lettura attenta dell’isola, dove, per le enormi escursioni termiche del giorno, il momento migliore per raccogliere l’uva ad una temperatura fresca e costante necessaria per non disperderne profumi e aromi, era la notte.
Ma l’inizio della vicenda enoica di Giacomo Rallo e di Donnafugata, e ancora oggi il cuore suo pulsante, è a Marsala, luogo intriso dalla storia del Marsala, vino simbolo della Sicilia, e dalle cantine di famiglia costruite nel 1851, da cui poi l’azienda è arrivata a coltivare vigna e produttore vino in 10 contrade diverse, da Contessa Entellina a Sambuca di Sicilia, da Santa Margherita Belìce a Marsala e Mazara del Vallo. E poi c’è la vulcanica Pantelleria, dove da secoli si coltiva la vigna in condizioni estreme, in terrazzamenti e tra muretti a secco, dove Donnafugata, dal 1989, con la cantina Khamma e in ben 12 contrade, coltiva lo Zibibbo.
Un’eredità enologica importante, quella costruita da Giacomo Rallo, raccontata anche da vini simbolo della Sicilia come il Ben Ryè o il Tancredi. Ma non meno importante è il lascito filosofico e il grande impulso all’associazionismo e al fare squadra che Giacomo Rallo ha contribuito a diffondere tra i produttori di Sicilia.
La Camera ardente verrà aperta, oggi, alle 15, presso Le Cantine storiche di Marsala. I funerali si terranno domani 11 maggio nella chiesa Madre di Marsala. Il direttore Alessandro Regoli e tutto lo staff di WineNews si stringe intorno ai figli Antonio e Josè Rallo.

Focus - La vita di Giacomo Rallo
Giacomo Rallo nasce a Marsala il 18 ottobre del 1937, quarta generazione di una famiglia siciliana impegnata dal 1851 nella produzione di vini di qualità.
Si laurea in Giurisprudenza presso l’università di Palermo e fin da giovane prende parte alle attività dell’azienda di famiglia che dirige dal 1965 al 1970 assumendone, al contempo, l’incarico di export manager. Si dedica poi a proprie attività imprenditoriali, sempre in ambito vitivinicolo, sia in Italia che all’estero.
Nel 1983, mettendo a frutto le esperienze maturate all’estero sia nel settore produttivo che nel marketing e nelle vendite, insieme alla moglie Gabriella Anca, esperta viticoltrice, dà vita al progetto “Donnafugata” determinandone le scelte strategiche attraverso un forte orientamento al mercato ed al segmento dei vini di qualità.
L’obiettivo è quello di sviluppare in Sicilia un innovativo progetto produttivo e culturale che valorizzi l’identità del territorio e sia in grado di assimilare il meglio della tecnica e della scienza enologica internazionale.
Per questo, Giacomo Rallo, viene considerato uno degli innovatori del mondo del vino siciliano che ha legato il suo successo ad un principio cardine: “produrre qualità e comunicare qualità”.
Il progetto di Donnafugata si è articolato su tre siti produttivi (le cantine di vinificazione di Contessa Entellina e Pantelleria e quella di affinamento di Marsala) e nella coltivazione di 260 ettari di vigneti nel cuore della Sicilia Occidentale a Contessa Entellina e di 68 ettari nell’isola del sole e del vento, Pantelleria.
Nel 2006 è stato nominato Cavaliere del Lavoro. Convinto sostenitore dell’associazionismo tra gli operatori della filiera vitivinicola, Giacomo Rallo ha ricoperto diversi e prestigiosi incarichi in diversi organismi sindacali e associativi. In Unione Italiana Vini (Uiv), sindacato aderente alla Confcommercio, che aggrega 600 soci imbottigliatori di vini di tutte le regioni italiane, è stato consigliere, dal 1995 al 2004 e presidente dal 2001 al 2004, e della Confederazione Italiana della Vite e del Vino, vice presidente, dal 2001 al 2004; in Assovini, associazione di 60 soci, i principali produttori di vini di qualità siciliani, è il fondatore nel 1998, ed il primo Presidente, dal 2001 (quindi ne rimane vice presidente, fino al 2009); in Federvini, associazione aderente a Confindustria, cui aderiscono i principali e più prestigiosi produttori di vini, è stato vice presidente del Sindacato Nazionale Vini, dal 2005 al 2010; nell’Istituo di qualità Grandi Marchi, l’associazione nata per iniziativa di un pool di 19 tra le più importanti aziende vinicole italiane, mosse dal comune obiettivo di realizzare insieme, incisive azioni di promozione sui mercati esteri, è stato vice presidente, dal 2004 al 2010.

Focus - Il ricordo di Giacomo Rallo del Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina
“Oggi il mondo del vino perde un importante punto di riferimento. Giacomo Rallo ha saputo portare la Sicilia e l’Italia nel mondo, puntando su qualità e tradizione al’interno di un progetto più ampio di rinnovamento del vino siciliano. In tutti questi anni, Giacomo Rallo ha saputo interpretare al meglio le caratteristiche del nostro patrimonio enologico, indicando una strada importante che dobbiamo tenere presente per continuare a crescere”. Ecco la dichiarazione del Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina in ricordo di Giacomo Rallo. Al lutto partecipa anche il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe Castiglione: “se n’è andato un grande uomo e un grande imprenditore. La Sicilia e il mondo vitivinicolo piangono la scomparsa di un marsalese che aveva fatto della sua vita la testimonianza autentica della possibilità di fare impresa in modo sano e pioneristico, anche in Sicilia. Rallo lascia in eredità, con la sua produzione enologica di eccellenza connessa al brand Donnafugata, l’esempio un innovativo progetto produttivo e culturale in grado di assorbire il meglio della tecnica per valorizzare l’identità del territorio. Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo e il privilegio di essergli amico non ne dimenticherà le doti professionali e caratteriali, lo stile, la tenacia e la lungimiranza. La sua vita rimane per tutti gli imprenditori esempio da seguire: Giacomo Rallo è stato un grande innovatore, era consapevole dell'importanza di fare rete tra gli operatori della filiera e credeva nella possibilità di esportare l'eccellenza in tutto il mondo”.

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