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La Germania resta mercato di riferimento per made in Italy: nel 2015 il 35,9% delle importazioni di vino proviene dall’Italia (dati Gta, Global Trade Atlas Eurostat). Parte da qui il tour tedesco by International Exhibition Management (9-10 maggio)

Nella vecchia Europa, resta per il made in Italy in bottiglia un mercato di riferimento, che sembra essere esente dalle fluttuazioni. La Germania, con oltre 82 milioni di abitati, rappresenta il secondo mercato in valore per i vini italiani dopo gli Usa, mentre è nettamente al primo posto per i volumi (29,1%). Secondo i dati provvisori del Gta, Global Trade Atlas (Eurostat), invece, nel 2015 ben il 35,9% del valore delle importazioni tedesche di vino è da imputare ai prodotti italiani, confermando il primato nonostante un calo del -2,4%. Un export che ha fruttato alle nostre imprese l’importante cifra di 888 milioni di euro. Se si guarda al dettaglio per tipologia, il 77% del prodotto italiano esportato in Germania riguarda vino in bottiglia (+12,1% nel quinquennio 2011-2015) contro il 14,7% dello sfuso; in crescita anche gli spumanti che lo scorso anno hanno raggiunto quota 8% (+4,6% rispetto al 2014).
Parte da queste confortanti cifre il tour tedesco di Simply Italian Great Wines (
www.simplyitaliangreatwines.com), il programma di eventi organizzati dall’International Exhibition Management per la promozione del vino italiano all’estero.
Il 9 e il 10 maggio 2016, una delegazione di aziende vinicole italiane sarà rispettivamente a Berlino e, per la prima volta, a Francoforte per presentare la propria produzione agli operatori del settore: buyer, distributori, retailer, ristoratori, stampa, opinion leader e importatori saranno coinvolti nel ricco programma di seminari, degustazioni guidate, incontri b2b e walkaround tasting alla scoperta dell’eccellenza enoica del nostro paese. Alle due tappe saranno presenti Federdoc e l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani che organizzeranno la degustazione “SalumiAmo con Bacco”, appuntamento per sensibilizzare il pubblico sul tema dei salumi Dop e Igp.
“Pur mantenendo la leadership, da qualche anno in Germania il prodotto italiano sta riscontrando delle difficoltà, sia per la crisi economica sia per una percezione troppo tradizionale che in questo mercato hanno del nostro vino” - dichiara Marina Nedic, managing director di Iem - è quindi più che mai necessaria un’assidua attività di promozione e formazione tra gli operatori specializzati per far conoscere non solo le grandi denominazioni di prestigio, ma anche le numerose tipologie di vini di cui è ricco il nostro territorio”.
“Il mercato tedesco è piuttosto aggressivo sul fronte dei prezzi - sottolinea Marina Nedic - lo dimostrano i numerosi discount presenti in tutto il paese che restano i punti di acquisto preferiti per il miglior rapporto qualità/prezzo. Fortunatamente questo trend sta cambiando a favore di una percentuale crescente di consumatori disposta a pagare un prezzo più alto per un vino di maggiore qualità. Proprio in tale segmento, quello della ristorazione ed ho.re.ca. in particolare, le aziende italiane sono chiamate a coltivare la qualità delle loro produzioni e il proprio marchio, per contrastare la concorrenza agguerrita di altri paesi e della Germania stessa che presenta vini di qualità, soprattutto fra i bianchi”.

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