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Le maison di Champagne guardano sempre più ai vigneti inglesi: dopo l'arrivo di Taittinger nel Kent, è la volta di Pommery, che, insieme alla Hattingley Valley Winery, nell’ Hampshire, produrrà uno sparkling wine “made in England” entro 2019

L’Inghilterra, per la Francia del vino, è stata un mercato decisivo nella grande affermazione dell’enologia transalpina nel mondo, segnando negli anni, e per sempre, il successo di Bordeaux e Champagne. Ma ora la Nazione più importante del Regno Unito è sempre più terra di conquista per le maison champagniste: dopo Taittinger, che a fine 2015 ha acquistato 69 ettari di terreni coltivati nel Kent, per produrre 300.000 bottiglie di bollicine sotto il brand Domaine Evremond, come si chiamerà l’azienda su cui ha deciso di investire (prima vendemmia prevista per il 2020), ora è un altro nome importante come Pommery, a puntare sull’Inghilterra.
La Maison, il cui chef de cave è il celebre Thierry Gasco, ha siglato un accordo di partnership con la Hattingley Valley Winery, nell’ Hampshire, tra le realtà più apprezzate del movimento spumantistico inglese, che in pochi anni ha saputo ritagliarsi l’attenzione dei media e l’apprezzamento della critica, come dimostrato la recente affermazione degli spumanti inglesi sui concorrenti francesi in una degustazione comparata promossa a Parigi dalla Wine & Spirit Trade Association.
La notizia della nuova avventura di Pommery è arrivata sulla stampa internazionale nei giorni della London Wine Fair (3-5 maggio, Londra, www.londonwinefair.com): Gasco selezionerà le uve prodotte in Inghilterra insieme alla winemaker di Hattingley Valley, Emma Rice, per creare uno sparkling wine made in England da lanciare sul mercato entro il 2019.

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